Sopra : si vede che l’e-commerce, in Italia, cresce del 141,8 % nel secondo lockdown.
Ho lasciato lo schema dell’e-commerce prima di quello sui discount già proposto in questo articolo perchè l’online è, secondo me, la vera “novità” del momento.
Di Redazione GDONews 15 Dicembre 2020
Il Largo Consumo italiano ha registrato nel 2020 una crescita di 3 volte superiore rispetto al 2019, con un aumento delle vendite a valore del +4,3% (+4,0 miliardi di euro di fatturato); questo è quanto emerge dall’indagine retail di Nielsen.
Ci troviamo di fronte al trend di crescita più alto dell’ultimo decennio, che ha raggiunto il suo culmine a marzo, quando le vendite hanno registrato picchi equivalenti a +20%. Risulta quindi chiaro che, nel corso dell’anno, il Largo Consumo abbia tratto vantaggio da nuovi trend e priorità dei consumatori nate a seguito della pandemia COVID-19.
A questo proposito, Nielsen individua 5 trend principali che hanno contribuito al cambiamento del Largo Consumo italiano nel 2020.
Trend #1: la crescita dei Discount
Con il calo della domanda di bar e ristoranti e l’impossibilità per i consumatori di percorrere lunghe distanze, i negozi che si sono dimostrati più adatti alle nuove esigenze di acquisto sono stati quelli con buona posizione e buon assortimento. Nel corso del 2020, grandi Ipermercati e Cash&Carry hanno sofferto maggiormente, registrando trend negativi del -8,9% e -19,2% rispettivamente, mentre Discount, Specialisti Drug, Supermercati e Superette hanno registrato performance in crescita al di sopra della media del mercato.
I Discount, in particolare, hanno tagliato un traguardo importante nel 2020: il loro fatturato medio per metro quadro ha raggiunto i 5.800 euro, quasi al pari dei 5.860 euro totalizzati dai supermercati. Interessante notare che, 10 anni fa, i Discount erano molto lontani dai supermercati, con un fatturato di soli 4.560 euro per metro quadro (vs. 5.330 euro dei supermercati).
Nel 2020, le vendite dei Discount sono cresciute dell’8,1%; il secondo dato più alto se comparato a quello dei principali paesi dell’Europa occidentale, nonché un trend decisamente superiore alle media di settore, che vede una crescita del 4,3%. Il connubio tra prezzi competitivi, che hanno spinto i consumatori a comprare nei Discount dall’inizio della crisi europea di dieci anni fa, e una chiara modernizzazione di assortimento e offerta (la cosiddetta “supermarketizzazione” dei Discount), ha portato il canale a crescere costantemente, moltiplicando sia la sua quota di mercato, che la sua presenza sul territorio nazionale. Questo successo è dovuto alla sempre maggiore attenzione ai prezzi da parte dei consumatori, cresciuta ulteriormente con la crisi COVID-19.”, afferma Romolo De Camillis, Direttore Retailer di Nielsen Italia.
Canali Distributivi |
Trend % V.Valore |
Iper >4500 |
-8,9% |
Iper 2500 – 4499 |
+2,3% |
Supermercati |
+6,7% |
Liberi Servizi |
+5,8% |
Discount |
+8,1% |
Specialisti Drug |
+7,2% |
Cash&Carry |
-19,2% |
E-Commerce |
+117,3% |
Trend #2: il boom dell’E-Commerce
Garantendo maggiore comodità e sicurezza ai consumatori, il canale E-Commerce ha registrato una crescita esponenziale nel 2020: +117% rispetto allo scorso anno, (28 volte superiore alla crescita dei canali fisici), con un contributo alla crescita del 13% nelle categorie alimentari e del 21% nelle categorie di cura casa e persona.
I servizi di Home Delivery e Click&Collect hanno visto un incremento nelle vendite di prodotti del largo consumo confezionato rispettivamente di oltre 500 e 100 milioni, mentre si sono ampliate le aree geografiche coperte da servizi online: +30% i punti vendita che hanno adottato servizi di Click&Collect/Locker e Drive-in, +24% i cap coperti da servizi di Home Delivery.
“La pandemia ha spinto molti consumatori ad acquistare online e a porre fiducia in questo canale. Allo stesso tempo, i retailer hanno migliorato e riadattato la loro offerta, investendo in strategie specifiche per l’E-Commerce. Dopo il boom di quest’anno ci aspettiamo che il canale continui a crescere, anche se a un ritmo più lento, e che sempre più consumatori decidano di optare per l’E-grocery anche dopo la pandemia“, aggiunge Romolo De Camillis.



