Katyn, il ricordo sospeso di un massacro ordinato da Stalin

Di  Benoît Vitkine  (Katyn (Russia), inviato speciale) Pubblicato il 3 gennaio 2024

Rapporto Una commissione parlamentare è stata incaricata di rivalutare la posizione ufficiale della Russia, adottata nel 2010, sul massacro di 4.404 ufficiali polacchi compiuto su ordine di Stalin. L’URSS ha cercato di attribuire la colpa di questa tragedia all’esercito del Terzo Reich.

Non una nuvola o un bulldozer all’orizzonte. In questo sabato di dicembre 2023 la neve ricopre tutto: gli alberi, le tombe e le fosse comuni da cui, tra il 1941 e il 1943, furono riesumati i corpi di circa 4.404 ufficiali polacchi, giustiziati ai piedi dei pini, nella foresta di Katyn. La neve dona addirittura ulteriore dignità al luogo situato non lontano dalla città russa di Smolensk, molto vicino al confine con la Bielorussia. Soffoca l’eco delle minacce provenienti da Mosca, il tumulto di un Paese impegnato in una revisione totale della sua storia.

La visita guidata al memoriale offre un resoconto impeccabile della “tragedia” di Katyn, come la descrive la guida, Irina Popovitch. Della responsabilità dell’Unione Sovietica (URSS), della spartizione della Polonia tra Terzo Reich  e URSS, nulla viene nascosto, fino alle varie manipolazioni della parte sovietica, alla fine della guerra, per attribuire la responsabilità del massacro sulla Germania nazista – uno dei quali era quello di vestire i cadaveri con abiti invernali nel tentativo di cambiare la presunta data del crimine, commesso nell’aprile-maggio 1940.

Questo rigore storico è notevole, in un Paese in cui l’evocazione del protocollo segreto del patto Molotov-Ribbentrop del 1939 può portare a un procedimento penale per “riabilitazione del nazismo”. “Sempre più visitatori si ribellano alla nostra storia “, osserva la signora Popovitch  , che lavora per il “complesso commemorativo di Katyn  ” dal 2013 . Alcuni continuano a dare la colpa ai tedeschi; altri chiedono: “E forse a noi polacchi non hanno fatto niente?”…”

Ci sono anche quei famosi bulldozer: due colonne partite il 10 aprile 2022 dalla città vicina si Smolensk, per fermarsi all’entrata del complesso, con le ruspe con le pale alzate davanti al memoriale con minacce appena velate sputate dai megafoni: “Potremmo distruggere tutto ma non siamo dei nazisti”. “Un’iniziativa privata” hanno detto i media , ma che la dice lunga sull’atmosfera. E sulla riscrittura della storia sulla quale si è impegnato il presidente Vladimir Putin, che no tollera nel racconto nazionale che alla gloria del martirio si aggiunga l’ebollizione della guerra in Ucraina.

Questa svolta ostile dei trattori che mostrano delle bandiere russe e degli autoadesivi con sopra la “Z” dell’ ”operazione militare” russa interveniva qualche giorno dopo la scoperta dei corpi dei civili uccisi a Bucha, in Ucraina, al nord di Kiev – un altro massacro per il quale mosca, messa sotto accusa, denuncia una manipolazione straniera, soprattutto dei “servizi segreti occidentali”.

Qualche giorno dopo, a giugno 2022, la bandiera polacca piantata all’entrata del complesso è stata tolta senza preavviso. Decisione del ministero della cultura, sostenuta del sindaco di Smolensk: “non può esserci una bandiera polacca su un monumento russo (…) Katyn è una storia russa”.

Questi incidenti non sono nulla paragonatii di quel che ci si aspetta al memoriale. Il 9 novembre 2023, il presidente della Duma (l’equivalente della Camera del Parlamento), Vjaceslav Volodin, ha incaricato una commissione parlamentare di rivalutare la posizione ufficiale dell’istituzione sulla tragedia – e attraverso questa – la posizione della Russia. Concretamente, si tratterebbe di tornare sulla dichiarazione del 2010 che riconosce che “il crimine di Katyn è stato perpetuato su ordine diretto di Stalin e di altri dirigenti sovietici”. Si tratta dell’atto ufficiale più importante emesso dalle autorità russe per riconoscere la responsabilità dell’Urss , dice lo storico Alessandro Gurianov..

Putin ha iniziato a riscrivere la storia tanti anni fa “rivalutando” Stalin.

E la tragedia di Katyn è praticamente sparita dai manuale scolastici in Russia. La conferma di questa politica è arrivata con la guerra contro l’Ucraina.

Putin  è il successore di Stalin.

Sotto : il memoriale inaugurato nel 2000

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