Andrè Lansel su Le ossa dei Caprotti
Buon Anno Giuseppe! … Il tuo libro è sontuoso ed appassionante. L’ho appena iniziato, oggi leggo La rottura con i fratelli e dovrebbe essere molto interessante.
Buon Anno Giuseppe! … Il tuo libro è sontuoso ed appassionante. L’ho appena iniziato, oggi leggo La rottura con i fratelli e dovrebbe essere molto interessante.
Dall’altra caro Giuseppe Caprotti, mi sono immedesimato in te, ho capito e creduto a come hai raccontato il rapporto con tuo padre (con qualche riserva, me lo concederai), ho percepito il tuo dolore che, per il fatto stesso che questo libro non sia stato [redatto] da uno scrittore professionista non risulta artefatto nè strappalacrime ma vero, come se venisse raccontato a uno sconosciuto durante un’interminabile sosta di un treno.
Sulle questioni politiche “Le ossa dei Caprotti” completa il quadro tracciato da Bernardo Caprotti [in Falce e Carrello] mentre nelle vicende operative – prezzi etc. – lo contraddice, dati alla mano. Se Bernardo rappresenta la tradizione Giuseppe ne è l’innovazione [nei fatti ] : … “Viene nominato il primo direttore di supermercato donna, in viale Jenner, a Milano”.
“Per chi ha vissuto in prima persona quegli anni in Esselunga è una lettura illuminante. E’ un tuffo nel passato… eravamo giovani, pieni di entusiasmo e si lavorava con il sorriso in un clima super dinamico, inconsapevoli di far parte di quel cambiamento che Lei Dottore ha lasciato. Sono fiera di aver fatto parte dei suoi collaboratori”
Una grande lezione di stile
“Lo sto divorando! Oltre a raccontare un’epopea condivisa da tanti nel fmcg [largo consumo], è scritto come un romanzo. Bravissimo Giuseppe sei riuscito in un’operazione non semplice da più di un punto di vista”
Questo libro è la conferma storica che avvalora l’opinione di tanti ex dipendenti e dirigenti, operativi in quegli anni, che hanno sempre sostenuto che Lei ha operato molto bene
“Davvero un bel libro… lo sto leggendo avidamente”
Libro molto interessante, a volte anche (molto) duro… Si avverte che oltre al manager c’è anche lo storico e direi uno storico di vaglia!
Un punto di vista molto originale di una storia speciale del capitalismo familiare italiano. Una saga appassionante, un libro scritto benissimo che scorre tutto d’un fiato, capace di offrire l’immagine poco conosciuta, davvero stupefacente di un uomo spesso circondato da esaltazione forse eccessiva da parte dell’opinione pubblica e da certa ritrattistica agiografica
L’affresco con cui dipinge la realtà di una grande impresa padronale italiana, con tutti i suoi punti di forza ma, anche, le tante aree di miglioramento. Paradossalmente in totale antitesi rispetto all’organizzazione delle imprese americane, da cui pure trae origine
“Un libro che consiglio vivamente per capire come funziona il management e la psiche umana… Una storia da leggere e su cui meditare”
“Didattico su tante dinamiche aziendali ahimè comuni. E avvincente” “Uno spaccato incredibile dell’Italia” “Sarebbe da studiare a scuola”