I Caprotti : dal tessile – con la Manifattura – all’Esselunga

La storia dei Caprotti inizia con Antonio del fu Giovanni Battista (1685). Le origini della famiglia con l’agricoltura e il tessile, fino al 2009 quando, anche a causa del forte calo di ordini, i vertici aziendali decidono la chiusura della Manifattura dopo oltre 179 anni di attività. Nel frattempo i Caprotti, nel 1957, hanno avuto modo di partecipare alla fondazione dell’Esselunga

Bernardo Caprotti di Giuseppe e i contributi per Giuseppe Garibaldi

Le simpatie irredentiste di Bernardo possono essere confermate dalla ricevuta dell’Associazione Unitaria Italiana a cui, il 16 novembre 1859, versa 100 lire onde acquistare fucili proposto da Giuseppe Garibaldi per la “causa nazionale”. La somma però, pur non essendo certo bassa, è prudente: solo 100 lire. I denari, quelli veri, sono destinati agli affari.

Claudio Caprotti: Supermarkets italiani (Esselunga), formazione in America, negozi in Toscana, un successo

Una volta laureato, Claudio si affaccia all’azienda dove già sono impegnati i suoi due fratelli maggiori, mio padre Bernardo e mio zio Guido. In un’intervista pubblicata nel 1968 in un quotidiano americano, l’autrice lo definisce uno dei ragazzi che “faceva prodigi” alla Supermarkets italiani.

A proposito della mia estromissione da Esselunga, da Il Foglio del 25 agosto 2025

Giuseppe Caprotti, il figlio di Bernardo, estromesso brutalmente dal padre mentre era al timone della Esselunga ed emarginato dalla matrigna Giuliana erede principale insieme alla figlia Marina, ha scritto il suo libro-verità: “Le ossa dei Caprotti” uscito nel 2023 da Feltrinelli… Stefano Cingolani, Il Foglio

New Princes comprerà i supermercati Carrefour Italia : la differenza tra tifo e realtà

Non ci si può improvvisare distributori e soprattutto non sempre aggregare più realtà, con culture diverse, porta forza : l’acquisizione di Newlat mi ricorda le vicende de la Standa e quelle di Auchan-Conad ma anche la fusione Carrefour- Promodes o le vicende di Walgreens con Boots. Senza contare la lezione del fallimento di Sears o quella della chiusura della Dominick’s per manifesta incompetenza