Continua la vicenda Conad:
- a Milano
- a Roma
- a Brescia
- a Orzinuovi
- a Mestre
E sembra non chiudersi mai (a causa del Covid? A causa del blocco dei licenziamenti ? A causa di altro?).
Intanto iniziano altre “avventure”, come quella dello Spazio Conad a Vimodrone.

A Vimodrone ci sono stato e, lo confesso, non ci ho capito un granchè.
Faccio un elenco, non esaustivo, delle cose che non ho compreso :
- perchè il punto di vendita – che non è nuovo – non sia stato ripitturato fuori
- perchè l’entrata è così buia
- perchè i vini sono dopo la frutta e verdura
- perchè ci sono due corridoi centrali
- perchè il vino da pasto è evidenziato (come se fosse vino pregiato)
- perchè le mutande sono vicine alle uova
- perchè dai formaggi si passa alle maglie
- perchè alcuni scaffali sono bui, altri no
- perchè gli scaffali sono disomogenei
- perchè lo spazio del servizio per i clienti è in fondo al negozio (così che i clienti o non lo trovano o se lo trovano devono fare i km. per arrivarci)
- perchè ci sono i cartellini “confronta e risparmia ” sugli scaffali , visto che non si sa a cosa raffrontarli ?
Insomma non ho capito molte cose sul percorso che dovrebbe fare il cliente e sulla disposizione della merce.
A me pare che che le “rivoluzioni” (come ha scritto qualcuno) non si stiano svolgendo in Italia ma – come sempre – altrove, vedi : Il nuovo design dei negozi di Walmart riflette i “valori dell’e-commerce”.


