Prima della “guerra degli archivi (2006)”, della” guerra del terreno (2007)” e di una delle due stonature – la prima si è svolta nel 2006, la seconda nel 2013- nelle vicende dei Caprotti c’è stato un episodio, situato a fine 2005, che vale la pena di riferire per la sua stranezza.
Nella mia lunga permanenza in Esselunga avevo assunto, formato, promosso, etc. tante persone tra le quali alcune, subito dopo cambio della guardia avvenuto nel 2004, mi avevano prontamente voltato le spalle.
Una di queste , la signora Elena Lidonnici, mi aveva perfino “denunciato alle alte autorità” di Esselunga (Bernardo Caprotti, in persona) , perchè uscendo dall’azienda le avevo dato il mio nuovo numero di cellulare, quello personale.
Il gallo non aveva ancora cantato una sola volta che lei mi rinnegava e mio padre mi contestava – per iscritto (*) – anche questa inezia…
In effetti le aziende sono molto spesso piene di servi sciocchi, come vedremo meglio poi.
A fine 2005 il mio amico Luigi Rubinelli mi invitava a parlare ad una conferenza di presentazione del suo libro allo IULM di Milano, alla quale partecipava anche il dottor Daniele Tirelli, persona piacevole e stimata da molti nel Largo Consumo e nella GD.
(*) ho tutto nei miei archivi, ad Albiate.
Vi presenziava anche la signora Elena Lidonnici che mi aveva denunciato per il numero di cellulare datole. Ovviamente in rappresentanza di Esselunga.
Nella conferenza, alla quale erano presenti circa 200 persone, parlavamo del libro di Rubinelli e di altri argomenti riguardanti la distribuzione, tra i quali il fenomeno mondiale Ikea.
E nel bel mezzo del dibattito, la persona in questione- nello stupore generale – tirava fuori una telecamera e ci riprendeva tutti!
Probabilmente doveva riferire tutto quanto succedeva e non aveva trovato altro mezzo per farlo che filmare l’avvenimento, violando palesemente la privacy di 200 persone…
Rubinelli, forse per evitare uno scontro in pubblico, la lasciava fare ma l’episodio era significativo per capire il clima successivo al “cambio della guardia” in Esselunga.
E anche a quali livelli di bassezza fosse arrivata quella persona per cercare di conservare il posto di lavoro che, tra l’altro, non riusciva a mantenere: nel 2006 infatti la persona in questione “lasciava l’azienda” …
Rubinelli, che si ricorda benissimo l’episodio della telecamera, l’ha incontrata poco dopo che aveva perso il lavoro e la persona le ha detto che “aveva ragione il dottor Giuseppe”.
Questa frase mi ha fatto venire in mente il bellissimo spettacolo di Giorgio Strehler “Arlecchino servitore di due padroni”, che avevo visto tanti anni fa, quando stavo ancora a Parigi .
Probabilmente il servo sciocco ha ancora oggi le idee molto confuse su chi abbia fatto che cosa in Esselunga ( e magari anche altrove..)
Infatti sul suo attuale profilo su Linkedin si legge:
P.R. and press office mgr
Esselunga S.p.A.
Public Company; 10,001+ employees; Einzelhandel industry
December 2000 – October 2006 (5 years 11 months)
I’ve spent several years with Esselunga, one of Italy’s leading supermarket chains: having started out on the retail floor, I’ve progressed first to the role of Junior Buyer before being appointed Manager of External Relations & Media Communications.
▪ Setting up of an opening policy and the establishment and development of the Press Office, reporting directly to the founder of the company
A parte il fatto che Esselunga non era una Public Company (ovverosia un’azienda quotata..), lei avrebbe riportato al founder (ma non è co- founder con i fratelli, la famiglia Crespi e Marco Brunelli?) Bernardo Caprotti.
Peccato che lei fosse la persona che aveva preso il posto di Claudio Arnoldi (v. Gli ogm, la GD e l’ufficio stampa di Esselunga) e dal 2000 al 2004 avesse riportato al sottoscritto che le aveva creato l’ufficio, il posto di lavoro e le aveva dato un ruolo che evidentemente non doveva essere quello di Arlecchino!
Ma il riporto a Bernardo Caprotti, che peraltro l’ha fatta uscire da Esselunga, è molto più “in”… e sul cv di Linkedin ci “sta meglio” (di un riporto al figlio ripudiato)!
E i metodi di Bernardo Caprotti (delazione, minacce e anche molto di peggio tanto da essere denunciato per stalking da entrambi i figli di primo letto) si sveleranno, da lì a poco, con l’utilizzo di un agente della CIA…