Per la prima volta al mondo ci saranno valori chimici molto più restrittivi rispetto al classico extravergine, ma anche strumenti di promozione del prodotto e del patrimonio culturale legato all’olivicoltura…Dal punto di vista di sostegno alle imprese il testo prevede lo stanziamento di 30 milioni di euro in tre anni per sostenere le imprese olivicole italiane che producono olio extravergine di oliva dalla coltivazione al confezionamento. Il contributo a fondo perduto è rivolto anche ai frantoi e mira a promuovere la qualità e la riconoscibilità del prodotto sia sul mercato interno che internazionale…
Due le misure chiave: un fondo per la ricerca e una piattaforma blockchain sperimentale per garantire la tracciabilità dei prodotti. A partire dal 2025, infatti, si prevede di attivare un fondo da 5 milioni di euro per sostenere progetti di ricerca su tecniche produttive sostenibili, analisi della qualità, intelligenza artificiale e varietà di olivo resistenti a malattie e parassiti. Nel 2026, invece, partirà una piattaforma open source basata su blockchain..
Meglio tardi che mai.