Rebecca su Le ossa dei Caprotti

Un saggio ben documentato, una lettura ricca di dettagli storici. La narrazione che tratta la storia di Esselunga è sicuramente interessante e ricca di colpi di scena, ma ciò che mi ha più coinvolto è la narrazione della saga familiare e dei sentimenti che circondano questa storia, oltre al racconto del successo imprenditoriale dei Caprotti. Complimenti all’autore per la sua narrazione obiettiva e coinvolgente.

Giorgio Bastonini su Le ossa dei Caprotti

Dall’altra caro Giuseppe Caprotti, mi sono immedesimato in te, ho capito e creduto a come hai raccontato il rapporto con tuo padre (con qualche riserva, me lo concederai), ho percepito il tuo dolore che, per il fatto stesso che questo libro non sia stato [redatto] da uno scrittore professionista non risulta artefatto nè strappalacrime ma vero, come se venisse raccontato a uno sconosciuto durante un’interminabile sosta di un treno.

Le ossa dei Caprotti visto da Not Only Magazine

Sulle questioni politiche “Le ossa dei Caprotti” completa il quadro tracciato da Bernardo Caprotti [in Falce e Carrello] mentre nelle vicende operative – prezzi etc. – lo contraddice, dati alla mano. Se Bernardo rappresenta la tradizione Giuseppe ne è l’innovazione [nei fatti ] : … “Viene nominato il primo direttore di supermercato donna, in viale Jenner, a Milano”.