Il balzo in avanti dell’attività industriale avviene nella seconda metà dell’Ottocento ed è in gran parte dovuto a Giuseppe e Carlo Caprotti, nati rispettivamente nel 1837 e nel 1845. I due fratelli sono entrambi personaggi davvero notevoli (…). Nel 1859, prima della spedizione dei Mille, figurano tra i finanziatori di Giuseppe Garibaldi, con una donazione di 100 lire, “per l’acquisto di fucili a vantaggio della causa nazionale” recita il testo della ricevuta. In quello stesso anno Giuseppe, che il fratello Carlo chiama Beppo, (ed è il mio trisnonno), si arruola nell’esercito e, nominato sottotenente, viene trasferito a Imola assieme al battaglione della Guardia nazionale di Monza (…)”. (CAPROTTI, “Le ossa”, p. 23).

Giuseppe, detto Beppo, è figlio di Bernardo, che nel 1840 “fonda” ufficialmente la ditta “Bernardo Caprotti di Giuseppe” trasformando così una realtà assolutamente locale in un’azienda vera e propria, per quanto piccola. La madre è Carolina Candiani, donna religiosissima e tutta dedita a ricami e incensi, tanto che delle cinque figlie due si faranno suore, una pronuncia i voti perpetui di verginità, una fa l’insegnante in un istituto religioso e solo una – la pecora nera, probabilmente – ha il coraggio di sposarsi. Quest’atmosfera così rigidamente pia, peraltro non rara all’epoca, non deve aver pesato poco sullo spirito effervescente (e in Carlo squisitamente anticlericale) dei figli maschi.

 

Fonti:
Albiate (MB), Villa San Valerio, Archivi di Villa San Valerio, Archivio della Manifattura Caprotti, Archivio di Giuseppe Caprotti (1837-1895).

 

Bibliografia:
G. CAPROTTI, “Le ossa dei Caprotti. Una storia italiana”, Milano, 2024/3.
R. ROMANO, “I Caprotti. L’avventura economica e umana di una dinastia industriale della Brianza”, Milano, 1980.
E. SÀITA, “I Caprotti: aspetti privati, dal Risorgimento alla Seconda Guerra Mondiale”, 08/11/2022.

cop
Spunto dal libro: "Le ossa dei Caprotti" Tra Garibaldi, la Cia ed Esselunga, il racconto ben documentato della famiglia che ha rivoluzionato per sempre le abitudini degli italiani.
Leggi tutti