Giuseppe esploratore, come tutti, è un commerciante a tutto tondo, tratta qualunque merce, e il pregiatissimo caffè yemenita è uno dei suoi cavalli di battaglia. Questo lo porta a trattare con chi faticosamente lo coltiva, gli Ebrei yemeniti, la cui numerosa comunità gode della tolleranza musulmana ma non della simpatia, ed è molto povera. Il Caprotti trova il modo di aiutarli, e se ne guadagna la riconoscenza.
Sarà lui a farli espatriare in Eritrea in buon numero per cercare d’introdurvi la coltivazione del caffè. Luigi Rossi riporta il testo di un articolo de “Il Sole” del 24 luglio 1899, datogli da Carmela Caprotti, sorella di Giuseppe; in esso, una nota segnala come questi ebbe dal governatore dell’Eritrea “incarico di procurare semi, piantine e coltivatori di caffè degl’Yemen, la patria originaria della preziosa bacca, che forma anche oggi [1927] il cespite principale di entrata di quelle industri popolazioni (…)”.
Tra mille difficoltà il Caprotti riesce a spostare in Eritrea parte delle famiglie ebree coltivatrici dei dintorni di Sanaa con semi e piantine. Bravi agricoltori ma “molto esigenti”, gli ebrei sanahini vengono “condotti in giro” per mezza colonia dal governatore in persona, e finalmente scelgono un primo sito a due ore circa dall’Asmara, dove si creerà una prima, sperimentale piantagione (ROSSI, “El Yemen”, pp. 28-29).
Tra le destinazioni del caffè Moka c’è anche un “lontanissimo parente” (così lo definisce ROMANO, I Caprotti, p. 177), suo omonimo in tutto, il mio trisnonno Giuseppe Caprotti, detto Beppo. Questi è ricco d’interessi d’ogni genere, e non possono mancare fra questi le antichità arabe, specialmente monete, che Giuseppe esploratore gli procura in gran numero. Campione, come tutti i Caprotti, nell’unire l’utile al dilettevole, Giuseppe non s’interessa solo alle antichità, ma anche al meraviglioso caffè, che si fa spedire in grandi quantità. Il 3 agosto 1888 Giuseppe esploratore, in quel periodo a Magenta presso i suoi cari, mandava all’omonimo “un colletto con kg. 46 (peso netto) Caffè Moka (…). Per sua norma il prezzo è di L[ire] 4.65 il kilo. Guardi di conservarlo ben all’asciutto. (…)”. Tra febbraio e marzo del 1889 il fratello maggiore di Giuseppe, Luigi, comunicava di aver imbarcato 7 quintali di caffè al porto di Hodeidah “con vapore del Lloyd (…), scrivo a casa perché glielo mandino (…)” (lettera da Sanaa del 23 febbraio/7 marzo 1889). Il 30 maggio il carico era giunto, e Carlo Caprotti, secondo fratello di Giuseppe esploratore, scriveva il 30 maggio al Giuseppe imprenditore [Beppo] che il caffè “è di ottima qualità, forse superiore al fin qui spedito”; a 4.80 lire al kg. sarebbe stato felice di tenergliene da parte il quantitativo desiderato. Il 10 giugno parte un collo, del peso di 1 quintale, a mezzo ferrovia, con arrivo alla stazione di Seregno” Sarebbe stato bello essere lì a vedere le facce e udire i commenti della popolazione locale che vedeva girare per le campagne sacchi strani con timbri e scritte ancora più strane.
Fonti:
Albiate (MB), Villa San Valerio, Archivi di Villa San Valerio, Archivio della Manifattura Caprotti, Giuseppe Caprotti esploratore.
The National Library of Israel, Giuseppe Caprotti 1869-1919, Giuseppe Caprotti, 1900-1909, סימול ARC. Ms. Var. 525 02 01.1 Hermann Burchardt Archive, Hermann Burchardt Archive.
Bibliografia:
L. BELTRAMI, “Eugenio Griffini Bey, MDCCCLXXVIII-MCMXXV”, Milano, 1926
G.B. ROSSI, “El Yemen, Arabia Felix o Regio Aromatorum. Appunti di geografia, storia, usi e costumi (…)”, Torino 1927.
M. CARAZZI, “Caprotti, Giuseppe”, voce in Dizionario Biografico degli Italiani – vol. 19 (1976), da https://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-caprotti_(Dizionario-Biografico)/
R. ROMANO, “I Caprotti. L’avventura economica e umana di una dinastia industriale della Brianza”, Milano 1980.
I. SANZÒ, “1897 – 1926. Oltre 100 anni di relazioni tra Italia e Yemen”, in “Bilqis. La Regina di Saba”, pubblicazione a cura dell’Ambasciata dello Yemen a Roma, n.2, giugno 2012, pp. 24-26.
P. F. FUMAGALLI, “Giuseppe Caprotti (Pobiga Di Besana Brianza, 1862-Magenta 1919): Quelques notes biographiques”, in «Chroniques du Manuscrit au Yémen», n. 9 (28)/Juillet 2019, “Giuseppe Caprotti de Besana Brianza (29 mars 1862-15 mai 1919). In memoriam”, pp. 36 – 40.
A. D’OTTONE RAMBACH, “Giuseppe Caprotti et son double – Entre manuscrits et monnaies yemenites”, in «Chroniques du Manuscrit au Yémen», n. 9 (28)/Juillet 2019, “Giuseppe Caprotti de Besana Brianza (29 mars 1862-15 mai 1919). In memoriam”, pp. 46 – 55.
G. CAPROTTI, “Le ossa dei Caprotti. Una storia italiana”, Milano, 2024/3.
