“Terminato il servizio militare e superato brillantemente l’esame di stato per l’accesso all’università, non mi sentivo ancora di scegliere un indirizzo preciso per l’avvenire. Espressi timidamente il parere di conseguire una laurea in giurisprudenza per poi abbracciare una carriera in uno dei campi della legge, ma il parere di mio padre fu che questa scelta forse non mi avrebbe dato in futuro tutte quelle soddisfazioni cui era lecito io dovessi aspirare.
Fu poi un suggerimento di Alberto Pirelli a mio padre che chiarì e mi aperse una strada cui io non avrei mai pensato: tra la Bocconi e Cambridge, Alberto Pirelli nettamente suggerì Cambridge, dove avrei potuto studiare l’economia del mondo moderno su linee generali e in un ambiente particolarmente adatto per insegnamenti raccolti e completi. La scuola di economia di Cambridge aveva goduto e godeva infatti della fama internazionale di accademia vivace, con docenti di grande valore.
Contattammo, attraverso un amico, il professor [Angelo] Sraffa, che insegnava diritto commerciale all’Università Bocconi. Suo figlio, Piero Sraffa, che divenne poi molto famoso, insegnava già al Trinity College (…). [Angelo fu un insigne giurista ed economista, tra i fondatori del moderno diritto commerciale italiano, Piero fu uno dei maggiori economisti del Ventesimo secolo, e anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica, v. le voci loro dedicate nell’enciclopedia Treccani, N.d.R.]. (…).
In realtà tutto era semplice in questo mondo vestito in calzoni di flanella e in giacche di tweed. Vissi un anno nelle stanze del St. Johns College e due anni in “Digs”, le abitazioni esterne controllate dal collegio. (…). L’insegnamento a Cambridge era molto pragmatico. Fu una sorpresa per me che avevo già cominciato a conoscere la retorica dell’università italiana. (…). Ebbi dei professori di primissimo ordine, fra cui John M. Keynes, che proprio allora stava aiutando a sistemare la situazione economica e finanziaria europea (…) dopo lo sconquasso che seguì la Prima guerra mondiale (…). Ebbi come insegnanti anche Joan Robinson [che contribuì alla promozione e alla divulgazione dell’opera di Keynes e fu la prima donna ad essere nominata “honorary fellow” del King’s College dell’Università, N.d.R.], Arthur C. Pigou [ritenuto il pioniere dell’economia del benessere, N.d.R.], che insieme a sir William Beveridge era stato uno dei fondatori del Welfare State; sir William Robertson [uno dei grandi esperti in economia monetaria, N.d.R.], Maurice Dobb [economista di formazione marxista e storicistica, autore di notevoli opere dedicate essenzialmente a problemi di pianificazione e di sviluppo, N.d.R.] (…).
Ripartii da Cambridge con un corredo di cognizioni e con molti aspetti del mio carattere nettamente migliorati. (…) Lasciai (…) con un “Second First, Economics”, un punteggio veramente onorevole per un latino.“.
Il nonno, che con la laurea rimase un “Johnian” per tutta la vita, veniva invitato ogni anno alla grande cena di gala che riunisce, ad anni alterni, i “Master of Arts” nella grande sala del Collegio. Nei suoi ultimi anni, purtroppo, non riuscì più ad andarci.
“Rientrato in Italia portando in valigia un così brillante risultato, mio padre mi domandò cosa desiderassi come premio. Gli risposi che certamente un periodo di vacanza di alcuni mesi in Austria mi avrebbe fatto molto piacere: un’altra lingua, sport – sport alpino -, e internazionalità. Entrai a far parte della famiglia di un avvocato austriaco, che nei suoi primi anni di professione era stato magistrato ad Ala (in Trentino, allora territorio austriaco), quindi conosceva bene l’italiano (…). La città era divenuta un centro di smistamento internazionale per gli sport invernali (…).
Al di là degli incontri sociali con celebrità di ogni genere e nazionalità, si sentiva ancora nell’aria la grande cultura della vecchia Austria e della cultura mitteleuropea. (…) Tutto quello che avevo imparato prima, e poi all’Università di Cambridge, fu completato dal mio soggiorno in Austria, che mi rese più sereno, più tollerante e più equanime verso uomini e cose. I miei genitori mi fecero visita a Innsbruck e mi condussero a Salisburgo. Assistemmo a un memorabile “Fidelio”, diretto da Arturo Toscanini. (…)”.
Curiosamente, nelle “Memorie” il nonno Guido non fa cenno alla laurea in giurisprudenza conseguita all’Università di Pavia, dove pure è allievo di Giuseppe Ugo Papi, che allora vi insegna statistica e scienza delle finanze e diventerà anch’egli un grande economista. Dal suo libretto universitario sappiamo che nel 1929 si è iscritto a quella Facoltà presso la Regia Università di Milano, e forse qui ha già “cominciato a conoscere la retorica dell’università italiana”. Non so in quale modo abbia mandato avanti gli studi, a quanto sembra contemporaneamente a quelli di Cambridge, visto che ogni anno accademico il libretto ha il suo bravo timbro. Fatto sta che, passato dall’ateneo milanese all’Università di Pavia (anno accademico 1934-1935), si laurea nel 1936 con una tesi su “Fatti della politica monetaria inglese e americana con referenze alla politica della Banca d’Inghilterra e del Federal Reserve Board”. Posso solo immaginare che anche a Pavia non abbiano visto spesso, all’epoca, uno studente di Cambridge, già “Bachelor of Arts” (quindi laureato di primo livello), che scrive 169 pagine di tesi citando in bibliografia più libri in inglese che in italiano. E l’anno dopo, nel gennaio 1937, avrebbe ottenuto con onore il “Master of Arts” dell’ateneo inglese, che ne faceva un laureato specialista in Economia e quindi al massimo grado.
Fonti:
Albiate, Archivi di Villa San Valerio, Archivio di Guido Venosta, G. VENOSTA, “Memorie inedite (1996-97)”, pp. 25/1-27.
Ibid., “Diplomi e attestati”, fotocopie dei diplomi originali dell’Università di Cambridge, datati rispettivamente 19 giugno 1934 e 23 gennaio 1937.
Ibid., “Documenti personali”, libretto universitario di Guido Venosta, iscritto il 21 ottobre 1929 presso la Regia Università di Milano, Facoltà di Giurisprudenza; Ibid., tesi di laurea, copia dattiloscritta rilegata.
Bibliografia:
MONTI, A., SRAFFA, Angiolo Gabriele (Angelo), voce in “Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 93 (2018)”.
DE VIVO, G, NALDI, N., SRAFFA, Piero, voce in “Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 93 (2018)”.
KEYNES, John Maynard, voce in “Treccani. Encicloipedia on line”.
ROBINSON, Joan Violet, voce in “Treccani. Enciclopedia on line”.
PIGOU, Arthur Cecil, voce in “Treccani. Dizionario di Economia e Finanza (2012)”.
TREVES, P., BEVERIDGE, Sir William Henry, voce in “Treccani. Enciclopedia Italiana – II Appendice (1948)”.
ROBERTSON, Sir Dennis Holme, voce in “Enciclopedia online”.
DOBB, Maurice Herbert, voce in “Enciclopedia Italiana – III Appendice (1961)”
GIOLI, G. “PAPI, Giuseppe Ugo”, voce in “Dizionario Biografico degli Italiani” – Volume 81 (2014).
