“Papà smette di sciare quando noi bambini impariamo a farlo, ha troppo da fare. In montagna andiamo con la mamma, a St. Moritz dal nonno Guido Venosta, oppure a La Salle da Giorgio Bocca, il grande giornalista, che da buon cuneese mi fa conoscere la bagna cauda. Veniamo accompagnati anche dalle cugine Benedetta ed Elisabetta, scortati dalle eterne “signorine”. Nelle montagne dei Grigioni i maestri di sci ci fanno morire dal ridere dicendoci di ‘piecare le finocchia’. (…)“ (p. 97).

Spunto dal libro: "Le ossa dei Caprotti"
Tra Garibaldi, la Cia ed Esselunga, il racconto ben documentato della famiglia che ha rivoluzionato per sempre le abitudini degli italiani.
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