Redatto il 9 agosto, aggiornato il 12 agosto 2024
La e-mail del fruttivendolo: “Ambulanti far west, così ci fanno chiudere”
Riceviamo e pubblichiamo il contenuto di una e-mail ad oggetto “far west”, ricevuta a inizio agosto da un operatore del settore ortofrutticolo che riguarda il dettaglio specializzato, in particolare gli ambulanti di origine extracomunitaria sempre più presenti nei mercati rionali settimanali. L’operatore denuncia il non rispetto delle regole da parte di tali ambulanti e quindi una concorrenza sleale nei confronti di chi invece lavora in modo onesto e fa appello alle autorità preposte perché facciano i dovuti controlli e possano “fermare subito questo virus”. Di seguito il testo della e.mail
“La presente – scrive l’operatore – per segnalarvi una situazione che ha dell’inverosimile per quanto riguarda la presenza di extracomunitari sui mercati settimanali, dove possono fare quello che vogliono e non subiscono nessun controllo. Nella fattispecie, stanno proliferando sempre di più extracomunitari sui mercati rionali nei vari paesi, che vendono ortofrutta a 0,99 euro o 1 euro al kg in barba a tutti i regolamenti sulla distribuzione al dettaglio”.
“Sembra surreale – continua l’operatore – che, non emettendo scontrini, non dichiarando prezzi e origine dell’ortofrutta e probabilmente acquistando “in nero” la merce, possano continuare indisturbati in questa maniera. L’aumento di questo fenomeno, sta danneggiando gravemente le aziende oneste, come le nostre, che seguono scrupolosamente tutte le indicazioni di Legge, dando garanzie sulla distribuzione, pagando le tasse etc”.
“In molti casi – aggiunge l’operartore – oltre a stare a guardare loro sui mercati che hanno sempre la fila di clienti per comprare ortofrutta, veniamo anche derisi perché noi seguendo le regole vendiamo molto ma molto meno. Certo, vendiamo una qualità superiore, ma comunque la gente, con sempre meno soldi in tasca, alla fine parecchia è costretta a comprare da loro. Oltre ad un problema fiscale, di concorrenza slealissima, stiamo parlando di prodotto alimentare!”
“Noi – sottolinea l’operatore – abbiamo su tutte le transazioni e confezioni, l’origine dell’ortofrutta, loro distribuiscono origini di dubbia provenienza e se dovesse succedere che delle persone dovessero stare male, sarebbe impossibile risalire alla fonte del problema, perché non esiste una rintracciabilità. Non ne parliamo di igiene, che solo a pensarci si rabbrividisce! Mettono grandi mucchi di frutta e verdura, dove una moltitudine di mani, tocca, smucchia, palpa etc”.
Sintetizzando:
- comprano l’ortofrutta in nero
- non emettono quasi mai scontrini, quindi evasione di Iva e tasse
- non esiste rintracciabilità dell’ortofrutta
- non espongono, come richiesto dalla Legge, origini e prezzi dell’ortofrutta
- non esiste igiene
“Inoltre – continua l’operatore – credo, ma va indagato, ci sia anche presenza di truffa, perché espongono cartelli con scritto “Tutto a 0,99 euro o 1 euro” e poi in certa ortofrutta mettono piccolissimi cartelli con 1,50 euro o 2,00 euro; pesando tutto assieme, credo che non applichino i 0,99 euro, ma prezzi diversi. Naturalmente, non emettendo scontrino, la gente a casa non può nemmeno controllare”.
“Se qualcuno non arriva a mettere uno stop – osserva l’operatore – gli operatori seri, professionisti che garantiscono cosa mangia la gente, che seguono le regole per la sicurezza alimentare, che pagano le tasse e non evadono l’Iva, chiuderanno! Cosi, sui mercati rimarranno praticamente solamente loro, con evoluzioni naturalmente sconosciute per il commercio dell’ortofrutta”.
“Mi appello alle autorità preposte – conclude l’operatore – perché possano indagare, appurare e alla fine sollevare anche politicamente questo problema, affinché si possa fermare subito questo virus! Non ho niente contro gli extracomunitari che vogliono intraprendere attività in Italia, ma anche loro DEVONO operare seguendo le regole come tutti gli altri, operando nella piena legalità”.
“Augurandomi che, almeno voi, possiate portare alla luce questo grave problema – così termina l’e-mail – vi saluto cordialmente”.
E’ probabile che questi ambulanti siano gestiti dalla malavita. Quello che è certo è che il far west della frutta e verdura – se confermato da più fonti affidabili – contribuirà al peggioramento della qualità del cibo già in atto da tempo.



