Ferruccio Quintavalle, padre del mio bisnonno Umberto, fu professore di storia in diversi licei italiani, soprattutto a Milano. Anticlericale e mazziniano convinto, lasciò diverse importanti pubblicazioni, tra cui una monumentale Storia dell’unità italiana (1814-1924), pubblicata nel 1926, e altre importanti opere sul Risorgimento e sulla Prima guerra mondiale. Quando morì, nel febbraio 1953, il “Corriere della Sera” dedicò un fondo alla “nobile figura di studioso, di letterato e di insegnante che parecchie generazioni di milanesi ricordano con ammirazione ed affetto (…)”.
Oltre al ritratto “ufficiale” del professor Quintavalle, due bei ritratti fotografici conservati nell’Archivio ci rimandano il padre e il nonno: nel primo Ferruccio è col figlio Umberto e uno dei suoi cani nel parco di Villa del Dosso, appena finita la guerra, nel secondo è a Firenze nel 1942, con la pronipote Ida, sorella di mia nonna Luisa, mentre ammirano il Cappellone degli Spagnoli nella chiesa di Santa Maria Novella.
Riferimenti bibliografici:
Il prof. Ferruccio Quintavalle si è spento a novant’anni, “Corriere della Sera – Corriere d’informazione”, 10 – 11 febbraio 1953.
