Silvia nacque nel 1896, due anni dopo la sorella maggiore Carolina (detta Lina, 1894), e tre anni prima del fratello Peppino (1899).
Dalle lettere che ci sono rimaste la si vede molto legata alla famiglia, ai genitori, alla sorella che lavora in un collegio svizzero come istitutrice finché non sposa un uomo che alla famiglia proprio non piace, e al fratello, al quale scrive lettere affettuose e piene delle parole che non riesce a dirgli a voce, perché Peppino, a quanto sembra, non è incline alle confidenze e s’irrigidisce (Mi spiace di non aver mai parlato con te del tuo «affetto» [Marianne Maire], ma una sola volta che io ho ammirato con simpatia le fotografie che tu hai in camera, mi hai dato una risposta così asciutta che subito mi sono pentita della mia povera frase. (…). Lettera di Silvia Caprotti al fratello Peppino, Prina (SV), 4 agosto 1923].
Tuttavia, i due fratelli andavano d’accordo, e si facevano “lunghe chiacchierate”, come Silvia scrive in diverse lettere. E adesso, se solo non fosse così lontano, a studiare in una scuola di tessitura francese, l’aiuterebbe sicuramente a fare un fior di progetti per la mia nuova casa, che in principio sarà modesta ma non priva di ogni comfort (…).
Nel 1922, infatti, Silvia si fidanza con Ernesto Thomas, che proprio in quell’anno fonda a Brusimpiano, sul lago di Lugano, il lanificio che ancora oggi porta il suo nome e produce tessuti di altissima qualità rinomati a livello mondiale (cfr. https://www.ethomas.com/storia ). La fabbrica risolleva l’economia di tutta la zona, e questo merita a Thomas, fra le altre cose, la dedicazione di un viale. Il fidanzamento incanta Silvia, che ne scrive al fratello: (…) Sai che solo ora comincio ad abituarmi all’idea d’essere fidanzata? Mi sembra ancora impossibile che mi si voglia tanto bene e proprio sul serio! (…), e i genitori di Ernesto sono affettuosi e gentili in modo incredibile, desiderando che la futura nuora vada a trovarli spesso, anche perché possa vedere il suo “Nino” con maggior frequenza (Lettera di Silvia Caprotti al fratello Peppino, Ponte [Albiate], 29 novembre 1922).
Silvia ed Ernesto Thomas si sposano nell’estate del 1923 (Lettera di Amedeo Tanzi a Bernardo Caprotti, padre di Silvia, mio bisnonno, Milano, 14 giugno 1923). I preparativi per le imminenti nozze non distolgono però la sposina dal seguire la storia di Peppino con Marianne Maire, la giovane francese incontrata sui Vosgi intanto che frequentava la scuola tessile di Épinal, località nella zona di Nancy. Commenta le partecipazioni di fidanzamento, e da lei sappiamo che il felice quasi-fidanzato aveva deciso di dare una “rinfrescata” alla casa di famiglia: (…) Sono contenta che i lavori procedano abbastanza celeremente [sic] e che tu ne sia soddisfatto: la mia camera è già cominciata? Sono contenta che si metta un po’ in ordine la casa, perché almeno quando verranno le persone a te care, essa avrà l’aspetto un po’ ordinato e pulito – e se i corridoi storti e relative screpolature diranno che è vecchia, ci sarà qualche cosa che farà vedere che ci si cura di tenerla in ordine. (…). (Lettera di Silvia Caprotti al fratello Peppino, Prina, 4 agosto 1923).
La “zia Silvia”, che è presente anche nella vita e nell’affetto dei nipoti, figli di Peppino trascorre tutta la sua vita a Brusimpiano, dove muore assai anziana nel 1994.
Fonti:
Albiate (MB), Archivi di Villa San Valerio, Archivio della Manifattura Caprotti, Giuseppe Caprotti, lettere della sorella Silvia, 1911 – 1931, b. 171.
Bibliografia:
M. GERLETTI, Quando il patron di Esselunga pescava a Brusimpiano, “VareseNews”, 3 ottobre 2016.
Sito ufficiale della ditta E. Thomas
