Albiate, il 5 aprile 2024
Oggi, dopo tanto tempo, ho guardato le richieste di contatto sul mio profilo personale di Instagram e ho ritrovato una “vecchia conoscenza” : un signore che avevo licenziato e denunciato tanti anni fa in merito a danneggiamenti alla mia proprietà di Albiate e alla mia automobile. A questi si erano aggiunti incendi e pedinamenti. C’era stato perfino un appostamento sotto la scuola dei miei figli.
Il signore in questione , tale Gianni, era stato interrogato dai carabinieri. Rilasciato, aveva proferito minacce e si era rifatto vivo prima della chiusura delle mie vicende penali, mandandomi messaggi non proprio cordiali sul cellulare.
Vive in un comune a Nord di Milano: ogni volta che mi capita di sfiorarlo in tangenziale mi vengono “cattivi pensieri” . Inquietudine mista a vera e propria paura.
Dopo tanti anni, probabilmente attirato dal “clamore” che ha seguito la pubblicazione del mio libro “Le ossa dei Caprotti”, si è rifatto vivo, direttamente con me.
Forse è normale che si sia comportato così, poichè nel libro ne ho fatto solo un accenno , per non appesantire ulteriormante il testo – mentre la vicenda è stata pesante ed è durata anni – e, alla fine lui è rimasto impunito, non è stato minimamente “disturbato” dalla Giustizia.
Probabilmente si è mosso per curiosità, non vedo altre possibili motivazioni ad un gesto che non ha avuto seguito : lui ed io non siamo “amici” su Instagram nè mai lo saremo lì o altrove.



