“C’è uno scampolo di storia europea, in controtendenza, che fa a pugni con il grande sogno dell’Europa unita.
Alto Adige o Sud Tirolo? In Alta Italia una piccola provincia non ha ancora superato i suoi traumi storici, e a tratti sembra ricadere prigioniera di un passato oscuro.
Di fronte ad essa, c’è l’Europa che si dovrà costruire per vincere le sfide politiche, economiche e culturali del Duemila. Questa contraddizione è oggetto della ricerca che Giuseppe Caprotti, giovane studioso della questione altoaltesina, ha recentemente portato a termine, utilizzando una documentazione prevalentemente francese e delineando un quadro suggestivo e ricco di particolari.
Il libro, che si intitola Alto Adige o Sudtirol?, ed è pubblicato da Franco Angeli, tratta nel dettaglio la questione altoatesina dal 1945 al 1948, seguendo poi, in sintesi, i successivi sviluppi, fino per spiegare la realtà attuale fa ampio ricorso alla storia. Ne nasce un attento esame di una delicata questione europea, lasciata in eredità all’Italia dall’amara vicenda di due conflitti mondiali, che poi si prolungò in una lunga serie di errori, menzogne, accuse ed eccessi, compiuti da popolazioni e Governi.
Lo studio è di forte attualità: l’ingresso dell’Austria nella Cee, per far soltanto un esempio, è ancora oggi bloccato dalla mancata soluzione del nodo altoatesino. E si conclude con un appello alla convivenza tra le due principali etnie della provincia. Le culture italiana e tedesca sono troppo ricche e importanti per elidersi: le comunità linguistiche possono coesistere pacificamente, senza dimenticare il passato ma anzi traendone una lezione per l’avvenire.”
Di Marco Innocenti – Il Sole 24Ore 27 novembre 1988


