Fra le strategie messe in campo per far fronte al caro prezzi ci sono la diminuzione del carrello medio e il conseguente aumento della frequenza di spesa, comportamento che consente di ridurre lo spreco, la ridotta fedeltà all’insegna di riferimento e quello che NielsenIQ chiama il “mix di carrello”, ovvero la sostituzione di versione più care di un determinato prodotto con quelle meno care. Nello specifico i negozi frequentati da una famiglia sono in media 6,1, con un aumento delle visite nei punti vendita del 4,8% e un calo del numero dei prodotti nel carrello del 7,9%. Secondo NielsenIQ, però, il consumatore è rimasto fedele alla marca del consumatore, che garantisce il miglior rapporto fra qualità e prezzo (*). Repubblica
(*) non so come sia possibile ma Nielsen ne sa molto più di me.