Vicino all’ingresso principale del giardino di Albiate svettano due bellissime sequoie, piante anomale in un giardino all’italiana.
Se ci passavo sotto con mio padre Bernardo mi diceva: “belle, vero? Le ho piantate io”.
Se ci passavo sotto con mio zio Guido mi sentivo dire: “belle, no? Le ho piantate io”.
Con lo zio Claudio non ci sono mai passato.
Episodi che, in altri contesti, potrebbero essere visti come normali, piccole vanterie e innocente orgoglio tra fratelli.
Ma qui si parla dei fratelli Caprotti, rivali egocentrici.

Spunto dal libro: "Le ossa dei Caprotti"
Tra Garibaldi, la Cia ed Esselunga, il racconto ben documentato della famiglia che ha rivoluzionato per sempre le abitudini degli italiani.
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