“A Milano [al nonno] è stata dedicata una via, una traversa di viale Sarca: nella targa è ricordato il suo ruolo di “pioniere del no profit”, e l’allora Assessore alla Cultura Salvatore Carrubba, nel comunicare a Carla Venosta l’approvazione del Comune, scrive che la Giunta Municipale, nella Delibera del 10 dicembre 2002, avrebbe intitolato una via all’ ’illustre creatore dell’Associazione ricerca sul cancro’. Ci passo spesso, quando vado a Milano. Ogni due anni un ricercatore meritevole riceve, dal presidente della Repubblica, il premio “Guido Venosta”, che consiste anche in una borsa di studio di 50.000 euro.” (p. 85).

Spunto dal libro: "Le ossa dei Caprotti"
Tra Garibaldi, la Cia ed Esselunga, il racconto ben documentato della famiglia che ha rivoluzionato per sempre le abitudini degli italiani.
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