Secondo il magistrato l’uso di razze ad accrescimento veloce permetteva ad un allevamento di 4000 suini un risparmio di circa 150 mila euro per ogni ciclo.
I vantaggi di questo malaffare erano però condivisi anche dagli altri soggetti della filiera. I reati contestati sono frode in commercio e contraffazione della denominazione di prosciutto Dop.
La tesi della truffa è confermata in una seconda intervista rilasciata da Fabio Gentilini, comandante dei Nas di Udine che ha seguito l’indagine….
Una frase che desta più di una perplessità a chi spende 40-50 €/kg per comprare un prodotto che dovrebbe essere di alta qualità.



