Fondazione Guido Venosta al fianco di Spazio Aperto Servizi
Accogliere e assistere le persone più fragili perché nessuno resti solo.
La Fondazione Guido Venosta ha deciso di sostenere i progetti di accoglienza di Spazio Aperto Servizi – cooperativa sociale attiva da oltre 25 anni nell’area metropolitana di Milano – destinati a bambini e ragazzi vittime di abusi e maltrattamenti accolti nelle proprie comunità educative, alle persone con disabilità delle micro-comunità e alle famiglie fragili, consentendo la copertura dei costi straordinari dovuti all’emergenza.
“Siamo molto grati alla Fondazione Guido Venosta e al Presidente Giuseppe Caprotti per il sostegno ricevuto.
Grazie a questo aiuto riusciremo ad assicurare a ogni persona di cui ci prendiamo cura l’accoglienza che di cui hanno bisogno, nonostante le difficoltà dovute al momento delicato che stiamo vivendo – queste le parole di Maria Grazia Campese, presidente di Spazio Aperto Servizi.
È stato questo il nostro obiettivo fin dall’inizio dell’emergenza, ma il dover ripensare gli stessi servizi di accoglienza e assistenza ha richiesto un grande sforzo; uno sforzo che prosegue quotidianamente e vede in prima linea i nostri operatori sociali, che da settimane lavorano senza sosta in tutti i servizi essenziali, ma che non sarebbe possibile senza la generosità e la vicinanza di sostenitori come la Fondazione Guido Venosta e il dr. Caprotti che ci consentono di dar voce e riposte ai bisogni dei più fragili, ogni giorno.
In particolare, potremo assicurare a 19 bambini e bambine, ragazzi e ragazze accolti nelle nostre 2 comunità educative residenziali specializzate nella cura del trauma, il supporto educativo aggiuntivo, i pasti extra, l’acquisto di computer per la didattica a distanza e il sostegno psicologico ulteriore, più che mai indispensabile in questa situazione di disorientamento e di isolamento sociale.
Potremo garantire, inoltre, l’assistenza educativa aggiuntiva a 40 persone con disabilità che accogliamo in 8 delle nostre micro-comunità, oltre ai pasti giornalieri supplementari normalmente non previsti perché consumati fuori casa.
Infine, riusciremo ad assicurare un costante lavoro di accompagnamento e supporto a 22 famiglie beneficiarie dei nostri progetti di housing sociale che si trovano a vivere situazioni davvero difficili, non avendo più un’occupazione lavorativa nella quasi totalità dei casi.
Ciascuno di questi servizi potrà anche beneficiare di una dotazione di dispositivi di protezione individuali, sempre donati dalla Fondazione Guido Venosta”



