Dalla Newsletter del Corriere della Sera del 1° luglio : “un cedimento c’è, eccome È l’accordo raggiunto al G7 sull’esclusione dei giganti digitali americani dal pagamento della Global minimum tax (Gmt). Con la Gmt, le multinazionali con più di 750 milioni di fatturato dovrebbero pagare una tassa di almeno il 15%. Senza Gmt, neanche quello.
Per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sarebbe «un compromesso onorevole che protegge le nostre imprese dalle ritorsioni automatiche americane».
Opposto il giudizio di De Bortoli, nella sua rubrica Frammenti: «Perché grandi imprese, non americane, dovrebbero soggiacere ugualmente a un’intesa fiscale internazionale pensata, negli anni, proprio per contrastare la vergognosa elusione di quelle multinazionali del web che oggi si vorrebbe salvare? Il compromesso, se ci sarà, sarà disonorevole per l’Europa e anche, nel suo piccolo, per il centrodestra italiano che in campagna elettorale ha sempre promesso di combattere l’evasione dei grandi gruppi stranieri, soprattutto digitali. Ma non era ancora arrivato Trump alla Casa Bianca».
Se vuoi capire perchè De Bortoli ha ragione leggi Amazon e le big tech non pagheranno mai le tasse.