Dopo aver acquisito Quitoque, Greenweez e Croquetteland, Carrefour – che vuole essere leader nell’e-commerce alimentare – compra una start- up (Dejbox) creata nel 2015 e che l’anno scorso ha fatturato solo 1 milione di €.
La cosa interessante è che consegna pasti a domicilio di “traiteurs et restaurants partenaires” (gastronomie e ristoranti partner).
E li consegna a francesi dipendenti di aziende (*) ad un prezzo ragionevole, tra i 5,90 e gli 8,90 € (fonte: Luigi Rubinelli), con propri dipendenti (= cioè non come fanno , con esterni, tutte le grosse societa di delivery, tipo Glovo e Deliveroo, per intenderci).
La portavoce di Carrefour – vedi sotto – ha dichiarato che il fatturato cumulato delle quattro start-up di ristorazione a domicilio già citate raggiungerà i 500 mio. di € nel 2022.
E’ probabile che Carrefour – nel tempo – costruisca le proprie cucine (dark kitchen o anche cloud kitchen) perchè facendo solo da tramite è molto difficile che raggiunga i risultati già dichiarati.
(*) potenziale : 10 milioni di francesi

La sola azienda che , in Italia, ha il potenziale per fare operazioni simili è Esselunga che ha sempre prodotto direttamente una parte dei propri prodotti di gastronomia.
In Svizzera c’è Migros, che ha diversi impianti industriali che producono prodotti a marchio privato.
A parte Carrefour, nel mondo occidentale (*), solo Amazon tra i distributori- con AmazonGo – ha colto il potenziale dei meal kits.
Ma quelli sotto, che ho visto recentemente, sono confezionati da ristoratori locali (in questo caso da chef di New York).
In conclusione chiunque ambirà ad essere “leader dell’e-commerce alimentare” non potrà sottovalutare il mercato della ristorazione a domicilio.
(*) in Cina esistono dagli anni ’90.



