Disastro Auchan, Pugliese: dov’era il sindacato? Dell’Orefice e Marroni: c’eravamo, eccome
“Noi abbiamo salvato un’azienda e ridotto gli esuberi da oltre 6 mila a 3.105. Il saldo zero è impossibile ma lavoriamo per arrivarci vicino. Il sindacato dovrebbe rendersi conto che Auchan perde 1,1 milioni al giorno e che non siamo un fondo di investimento, ma un’impresa italiana che sta cercando di salvare il maggior numero dei dipendenti. Oggi il sindacato s’impunta ma dov’era quando Auchan perdeva centinaia di milioni e si andava al disastro?“: l’atto di accusa di Francesco Pugliese, ad di Conad, è arrivato nel corso della conferenza stampa milanese del 18 dicembre.
Guerra di tweet
La rete non è rimasta indifferente alla chiamata in correo del sindacato, con confronti all’ultimo tweet tra sostenitori delle due parti. Ma, subito dopo lo sciopero nazionale del 23 dicembre, Luigi Esposito, autocertificatosi giornalista e comunicatore, ha rincarato la dose twittando: “Sacrosanto l’impegno del sindacato dei lavoratori nel difendere il diritto al lavoro anche con lo sciopero. Ma quali azioni di mobilitazione ha fatto il sindacato quando Auchan registrava negli anni perdite così pesanti?”.
Al quale il segretario di Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice ha risposto: “Abbiamo fatto diversi scioperi, l’ultimo dei quali fatto in Sma ad aprile di quest’anno. Ma la vera domanda è: cosa poteva fare realmente il sindacato di fronte ad un management che non ha saputo rispondere minimamente alla crisi Auchan?”.
Esposito però ha ribattuto: “Scioperi solo negli ultimi tempi quando i giochi erano già fatti”. E ancora: “Mi creda, conosco la vicenda e conosco le prassi sindacali per averle frequentate nel passato. Prassi e dirigenti – non tutti, per carità – lontani dalla realtà e dalle necessità del mondo del lavoro. Se sono i pensionati a sostenere l’organizzazione sindacale un motivo c’è”.
Ma Dell’Orefice ha reagito: “Libero di pensarla come vuole, ma non è così, si informi. Continuo a sostenere una cosa ovvia: di fronte a un management inadeguato rispetto alla crisi di quel Gruppo, scioperi ed allarmi da noi lanciati si sono rivelati armi spuntate”.
Il film di 15 anni
Il segretario di Uiltucs Marco Marroni chiude oggi la questione ripercorrendo gli ultimi 15 anni della storia sindacale di Auchan-Sma: “A leggere certe dichiarazioni del Dr. Pugliese resto a dir poco interdetto. Dove viveva negli ultimi 15 anni? È dal 2005 che il sindacato ha cercato di spiegare ad Auchan che il modello che intendeva implementare nelle aziende alimentari dell’ex Gruppo Rinascente non era adatto al mercato italiano. Il punto era che Auchan era talmente convinta di detenere il Verbo che coinvolgeva il sindacato solo quando non poteva farne a meno. Da ultimo nel 2015 abbiamo avuto una procedura di licenziamento collettivo che ha espulso dagli ipermercati Auchan 1.500 persone con esodo incentivato, vale a dire il 15% dell’organico. E ancora oggi Conad gode del derivato di quella fase. Il dr. Pugliese non si è accorto che in una decina degli ipermercati acquisiti da Conad operano riduzioni strutturali di orario di lavoro? Con chi crede siano state negoziate tali misure in Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Veneto, Lombardia?”.
E Marroni conclude con una stoccata: “I casi sono due: o non sa cosa ha comprato o mente sapendo di mentire per pura strumentalizzazione. Lascio a lui il privilegio di scegliere tra le due opzioni.”
La domanda di Marroni è ovviamente retorica: Pugliese e il suo gruppo dirigente sanno benissimo cos’hanno comprato. Ma rimane l’obiettivo dichiarato che “l’opzione zero esuberi è impossibile, ma possiamo arrivarci vicino”.



