Leggi l'articolo in italiano
Immagine tratta da un video Nexta, a Voronezh, Federazione russa ad aprile 2025: “dalla culla al carro armato, i bambini russi giocano a partecipare alla parata militare”.
Redatto il 12 agosto 2024, aggiornato il 13 maggio 2025
L’indottrinamento dei russi inizia tra i banchi di scuola
Tra lezioni settimanali di propaganda, corsi di addestramento militare nelle scuole e la riduzione delle ore dedicate alle materie sociali, il regime russo sta creando una società sempre più militarizzata e nazionalista per preparare le future generazioni a sostenere le sue politiche imperialiste
Ormai da anni la Russia ha affinato la macchina della propaganda interna, ma con l’invasione del 2022 è stato raggiunto un nuovo livello di indottrinamento che coinvolge anche i bambini. Infatti, a settembre di quell’anno era stata introdotta a scuola un’ora settimanale chiamata «conversazioni sulle cose importanti», in cui vengono esaltati i valori tradizionali e l’ideologia russa in contrapposizione con l’Occidente, ritenuto decadente per i diritti civili, il femminismo e le libertà di espressione. L’introduzione di quest’ora di propaganda nelle scuole fa parte della strategia di sicurezza nazionale di Mosca, che mira a compattare i futuri cittadini come obbedienti seguaci del regime e possibilmente reclute per le guerre imperialiste del Cremlino: ieri la Georgia, oggi l’Ucraina, domani chissà.
Nel 2023 i programmi scolastici sono stati ulteriormente militarizzati con un corso sull’uso del fucile Kalashnikov, per smontare e rimontare le armi, ma ai primi anni delle superiori vengono insegnati anche fondamenti di «guerra psicologica e informativa». Infatti, rappresentanti del regime intervenuti in seminari universitari non fanno più mistero sull’impiego della disinformazione come arma di destabilizzazione dell’Occidente e hanno invitato gli studenti ad apprenderne le tecniche. La diffusione della menzogna e della paura per fini politici contro gli avversari della Russia sono perciò insegnati già a scuola come strumenti legittimi nel contesto internazionale.
Da settembre 2024, tuttavia, entrerà in vigore un’ulteriore riforma dei curricula scolastici, che, come ha descritto il sito Meduza, prevede un corso di «fondamenti di sicurezza e difesa della patria». In base a questo programma, dall’ultimo anno delle medie ai primi delle superiori avverrà un addestramento militare all’uso del fucile da cecchino Svd, del lanciagranate anticarro e di fucili mitragliatori. Il corso include anche una parte di dottrina militare sul significato della disciplina e del ruolo di comando. Tra i risultati che gli studenti dovranno raggiungere c’è quello di dimostrare di essere pronti a difendere la patria e di comprendere il senso di un giuramento militare.
Alle superiori, secondo la riforma introdotta dal regime, gli studenti dovranno imparare a indossare un giubbotto antiproiettile e l’attrezzatura da combattimento, ma anche apprendere le conseguenze per la violazione della disciplina militare. Inoltre, le lezioni di «fondamenti di sicurezza e difesa della patria» proseguono con l’insegnamento di tattiche di combattimento e manovre con l’uso di armi da fuoco. Si tratta perciò di una completa militarizzazione del sistema scolastico russo, che somiglia sempre di più al modello della Corea del Nord. Alla militarizzazione dell’industria, con l’economia di guerra, si aggiunge quindi quella della società. È stato calcolato che le ore da dedicare a questa “materia” possono arrivare fino a duecentotrentotto all’anno, a cui si sommano quelle teoriche di propaganda ideologica.
La Russia ha mobilizzato 1,8 milioni di bambini nel progetto Yunarmia (esercito dei giovani russi).

Il viceministro dell’istruzione russo Alexander Bugaev ha annunciato anche che i veterani dell’invasione dell’Ucraina saranno invitati nelle scuole per trasmettere la loro esperienza personale agli studenti. È previsto infatti un corso di formazione specifico di trentasei ore per gli occupanti tornati in patria, a cui viene spiegato come indottrinare i minori durante gli incontri e perpetuare le narrazioni russe contro gli ucraini, nobilitando i massacri compiuti a Buča e Mariupol. Alla fine del corso, i veterani di guerra ricevono un certificato che li abilita all’insegnamento di questi temi.
Per fare spazio alle nuove materie introdotte, sono state cancellate dai programmi scolastici centodue ore annuali di scienze sociali precedentemente previste per le superiori, ora ridotte a trentaquattro ore. Il corso di scienze sociali includeva fondamenti di economia, diritto e sociologia, che ora faranno spazio all’addestramento militare e ai valori ultranazionalisti russi, ma anche a un nuovo corso di sessantotto ore. Si tratta della materia «storia della nostra regione», che comprende lezioni sulla famiglia tradizionale, le minacce alla cultura e alla spiritualità russa, il concetto imperialista di Russkij Mir, mondo russo che supera i confini statali, ma anche «valori morali del popolo russo», «eroi dell’operazione militare speciale», «i doveri del cittadino verso la società» e altre amenità che fanno sprofondare la Russia in una spirale orwelliana.
In totale, è stato calcolato che le ore dedicate nei vari anni scolastici all’indottrinamento ideologico e all’addestramento militare saranno complessivamente trecentosei, mentre quelle di matematica ammontano a trecentoquaranta. Senza dimenticare due altri fattori: anche nelle scuole elementari esiste il corso «conversazioni sulle cose importanti», non conteggiato, e le altre materie come storia, geografa e letteratura vengono declinate nella chiave ideologica del delirio nazionalista russo per creare dei fanatici fedeli al regime.
Nel 2023 si era pensato a un corso storico specifico che negasse l’Holodomor, lo sterminio per fame degli ucraini provocato da Stalin (*), e che inculcasse l’idea della russofobia e del vittimismo. Ma poi è stato cancellato e si è preferito inserire questi contenuti nel normale corso di storia.
Uno scorcio di questa deriva sciovinista e militarista era già visibile nel documentario “Town of Glory – Inside Rural Russia: When Military and Patriotism Are Your Life”, girato dal regista Dmitry Bogolyubov e reperibile su YouTube, che descrive la vita di Masha, un’adolescente russa di campagna a cui la madre fanatica ha fatto il lavaggio del cervello e canta alle commemorazioni governative della grande guerra patriottica.
Un’analisi dettagliata della ricercatrice Dara Massicot per la RAND Corporation (un think tank vicino al circolo di difesa), pubblicata il 16 luglio [2024], mette però seriamente in discussione la fattibilità di questo sistema nel tempo…
p.s. : i dati divulgati dalla Bild ad aprile 2025 lasciano pochi dubbi sull’impostazione russa :
💣 Russia’s defense industry is now producing more than needed for its own defense.
📈 Military spending is rising at a record pace—expected to reach €120 billion in 2025, over 6% of GDP.
🪖 The Kremlin plans to expand its armed forces to 1.5 million troops and increase equipment near NATO borders by 30–50%.
Conclusione:
le spese per gli armamenti in Russia, nel 2025, saranno pari a 120 miliardi di $, il 6% del PIL.
Con 150 milioni di soldati.
La crescente militarizzazione della società e dell’economia influiscono su di un eventuale processo di pace, rendendolo – di fatto – impossibile.
(*) Putin sta riscrivendo la Storia, a modo suo, anche negando il massacro di Katyn. Sulla militarizzazione nelle scuole russe leggi anche questo articolo.
Read in English
Image taken from a Nexta video, in Voronezh, Russian Federation, in April 2025: “From the cradle to the tank, Russian children play at participating in the military parade.”
Drafted on August 12, 2024, updated on May 9, 2025
The indoctrination of Russians begins in the classroom
Through weekly propaganda lessons, military training courses in schools, and the reduction of hours dedicated to social subjects, the Russian regime is creating an increasingly militarized and nationalist society, preparing future generations to support its imperialist policies.
For years now, Russia has refined its internal propaganda machine, but with the invasion of 2022, a new level of indoctrination was reached, involving even children. In fact, in September of that year, an additional hour called “conversations on important matters” was introduced in schools, where traditional values and Russian ideology are exalted in contrast to the West, which is portrayed as decadent due to civil rights, feminism, and freedom of expression. The introduction of this propaganda hour in schools is part of Moscow’s national security strategy, which aims to shape future citizens into obedient followers of the regime and, ideally, recruits for the Kremlin’s imperialist wars: yesterday Georgia, today Ukraine, tomorrow who knows.
In 2023, school curricula were further militarized with a course on the use of the Kalashnikov rifle, including how to disassemble and reassemble the weapon, but even in the early years of high school, students are taught the basics of “psychological and informational warfare.” In fact, regime representatives participating in university seminars no longer hide their use of disinformation as a tool to destabilize the West, urging students to learn its techniques. The dissemination of lies and fear for political purposes against Russia’s opponents is therefore taught in schools as legitimate tools in the international arena.
Starting in September 2024, however, a further reform of school curricula will take effect, which, as described by the Meduza website, includes a course on the “fundamentals of homeland security and defense.” According to this program, from the final year of middle school to the first years of high school, students will undergo military training in the use of the sniper rifle SVD, anti-tank grenade launchers, and machine guns. The course also includes military doctrine on the importance of discipline and the role of command. Among the results that students are expected to achieve is proving they are ready to defend the homeland and understanding the significance of a military oath.
In high school, according to the reform introduced by the regime, students will learn how to wear a bulletproof vest and combat gear, but will also be taught the consequences of violating military discipline. Furthermore, the “fundamentals of homeland security and defense” course continues with lessons on combat tactics and maneuvers involving firearms. This is, therefore, a complete militarization of the Russian education system, increasingly resembling the model of North Korea. Alongside the militarization of industry, with a war economy, there is now the militarization of society. It has been calculated that the hours dedicated to this “subject” can reach up to two hundred thirty-eight per year, in addition to the theoretical hours of ideological propaganda.
Russia has mobilised 1,8 million children into Russian Youth Army (Yunarmia).

Russian Deputy Minister of Education Alexander Bugaev also announced that veterans of the Ukraine invasion will be invited to schools to share their personal experiences with students. A specific 36-hour training course is planned for returning soldiers, explaining how to indoctrinate minors during these meetings and perpetuate Russian narratives against Ukrainians, glorifying the massacres carried out in Bucha and Mariupol. At the end of the course, war veterans receive a certificate qualifying them to teach these topics.
To make room for the new subjects, 102 annual hours of social sciences previously planned for high school have been canceled, now reduced to thirty-four hours. The social sciences course included basics of economics, law, and sociology, which will now make space for military training and ultra-nationalist Russian values, as well as a new course of sixty-eight hours. This is the subject “History of Our Region,” which includes lessons on the traditional family, threats to Russian culture and spirituality, the imperialist concept of Russkij Mir (Russian World), which transcends state boundaries, as well as “moral values of the Russian people,” “heroes of the special military operation,” “the duties of the citizen towards society,” and other elements that plunge Russia into an Orwellian spiral.
In total, it is calculated that the hours dedicated to ideological indoctrination and military training across various school years will total 306, while those for mathematics amount to 340. This does not include the “conversations on important matters” course in elementary schools, nor does it account for other subjects like history, geography, and literature, which are now framed in the ideological key of Russian nationalist delirium to create fanatical supporters of the regime.
In 2023, there was a proposal for a specific history course that would deny the Holodomor, the famine-induced extermination of Ukrainians caused by Stalin (*), and instill ideas of Russophobia and victimhood. However, it was canceled, and the content was instead incorporated into the regular history course.
A glimpse of this chauvinistic and militaristic drift was already visible in the documentary Town of Glory – Inside Rural Russia: When Military and Patriotism Are Your Life, directed by Dmitry Bogolyubov, available on YouTube. The film describes the life of Masha, a rural Russian teenager whose fanatic mother brainwashed her, and who sings at government commemorations of the Great Patriotic War.
A detailed analysis by researcher Dara Massicot for the RAND Corporation (a think tank close to the defense circle), published on July 16 [2024], seriously questions the long-term feasibility of this system…
p.s.: Data released by Bild in April 2025 leave little doubt about the Russian setup:
💣 Russia’s defense industry is now producing more than needed for its own defense.
📈 Military spending is rising at a record pace—expected to reach €120 billion in 2025, over 6% of GDP.
🪖 The Kremlin plans to expand its armed forces to 1.5 million troops and increase equipment near NATO borders by 30–50%.
Conclusion:
By 2025, military spending in Russia will total $120 billion, or 6% of GDP. With 150 million soldiers.
The growing militarization of society and the economy affects any potential peace process, making it, in fact, impossible.
(*) Putin is rewriting history in his own way, even denying the Katyn massacre. For more on the militarization of Russian schools, read this article.


