Foto inedita
“Durante la vacanza in Austria, Giuseppe non era solo. Anche se nei primi articoli di cronaca il fatto venne omesso per non suscitare scalpore, al suo fianco sedeva una donna che frequentava da un paio d’anni. Tempo dopo l’incidente, il 9 aprile 1954, il “Corriere” trovò infine la forza di fare il suo nome ma si limitò a scrivere che nell’incidente riportò “gravissime ferite”. La verità è però molto più aspra, perché la donna rimase in condizioni disperate per molti mesi, per poi passare l’ultimo periodo della sua vita nella massima riservatezza possibile. La sua esistenza in famiglia era un segreto sussurrato a bassa voce ma nessuno osava pronunciarne il nome. Scoprirò solo molto tempo dopo che si chiamava Anna Z. [Anna Zanchi Morpurgo] ed era la cugina di amici di famiglia, proprietari di un’altra dimora padronale a una manciata di chilometri da Albiate. (…)
Negli archivi della Biblioteca Braidense, a Brera, sono conservati alcuni suoi ritratti fotografici. La figura e il volto sembrano quelli di un’attrice dell’età dell’oro di Hollywood. Sono stati scattati nel 1949 da un noto ritrattista e pittore lombardo, Emilio Sommariva”. (p. 16).
Si può solo sottolineare la grande sfortuna della signora, innamoratasi di mio nonno Peppino, in un’epoca nella quale non c’era il divorzio.
Anna Zanchi era parente di Prospero Zanchi, Nando Angeloni e Francesco De Marchi, tutti presenti nel libro.
Riferimenti:
Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Fondo Sommariva, 1949, Coll. SOM. ST. D. a. 339.
