Carla Fossati Bellani (1924 – 2019), fu la seconda moglie di mio nonno Guido Venosta una volta passata la legge sul divorzio nel 1970 (p. 101). La “zia Carla” si laureò in architettura al Politecnico di Milano, e fu designer di fama internazionale, vincitrice fra l’altro di due premi Compasso d’Oro ADI (il più antico ma soprattutto il più autorevole premio mondiale di design) e di tre Menzioni d’Onore allo stesso.
Due anni dopo la morte del nonno, nel 2000, per onorarne la memoria e continuarne l’opera Carla Venosta promosse la nascita di una fondazione che ne portasse il nome, la “Fondazione europea Guido Venosta, l’uomo contro il cancro”, ed ebbe tra i soci fondatori, oltre a lei stessa, nomi quali Fabrizio Du Chene, Stefano Alberti De Mazzeri, Gabriele Fuga, Alberto Falck, Renato Dulbecco, Umberto Veronesi, Giorgio Rumi, Ugo Amaldi, Francesco Garbagnati e Diana Bracco de Silva. Fondatore onorario la Pirelli S.p.A., che ebbe il nonno fra i suoi dirigenti per tutta la sua vita lavorativa.
L’obiettivo della Fondazione era ed è, “onorando la memoria di Guido Venosta e mutuandone le esperienze, promuovere e contribuire ad elevare l’educazione del pubblico verso i più alti ideali culturali e di solidarietà”. A questo scopo ha finanziato negli anni molteplici iniziative, e due premi importanti: Il Ponte, promosso direttamente da Carla Venosta, da assegnare “a chi ha saputo unire quelle due sponde in apparenza antitetiche per dare forza, ciascuno nel proprio ambito d’attività” all’idea che “i ponti uniscono territori, popoli, esperienze, culture diverse, diventando la condizione stessa dell’incontro e dello scambio”, e soprattutto il Premio Biennale “Guido Venosta” per ricerche volte allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici alle neoplasie, da assegnare al contributo originale di un ricercatore insieme a un assegno di 50.000 euro consegnato dal Presidente della Repubblica.
Mia madre Giorgina e il suo secondo marito, Aldo Bassetti, fecero parte del Consiglio d’amministrazione della Fondazione; fu mia madre che, in piena pandemia di Covid-19, mi passò il testimone. Ora sono io il Presidente della Fondazione, che dal 2021 ha cambiato nome per diventare semplicemente “Fondazione Guido Venosta”, e porto avanti l’impegno dei fondatori.
Lo zio Giuseppe Venosta, fratello minore della mamma (nella foto a sinistra), con Carla Fossati Bellani e un invitato alle nozze dei miei genitori, nel novembre 1958.
