Redatto il 12 giugno 2022, aggiornato il 9 marzo 2023
“Il nuovo organo di controllo Csqa sospeso“..
Il Csqa è l’organo che avrebbe dovuto vegliare sull’autenticità delle due Dop, San Daniele e prosciutto di Parma.
La notizia è apparsa di nuovo a giugno 2022 dopo una “saga” durata almeno quattro anni anni, che ha visto coinvolte Assica (Confindustria), Coldiretti e l’Istituto Parma qualità (*) con i seguenti risultati:
- “L’Istituto Parma qualità (Ipq), dopo aver collezionato nel 2018 sei mesi di sospensione per non avere capito che circolavano quasi un milione di falsi Prosciutti crudi di Parma….“
- “2 milioni di cosce – pari al 20% della produzione nazionale – sarebbero state riammesse alla DOP Parma e San Daniele senza averne i requisiti“
(*) L’Ipq è stato poi sostituito dal Csqa che a sua volta è stato sospeso.
Conclusione :
sotto trovate una vecchia pubblicità con Ugo Tognazzi che nel 1976 diceva : “Prosciutto di Parma. Prima dovevate riconoscerlo dal sapore. Da oggi vi basta questo marchio“.
Purtroppo il marchio potrebbe non bastare più se la cattiva gestione del comparto perdurasse.
La miopia degli enti e delle associazioni- sopracitate coinvolte fa pensare che l’obiettivo sia stato quello di cercare di distruggere, in tutti i modi possibili, la reputazione di un prodotto di qualità – il prosciutto italiano – favorendo i concorrenti esteri.
I “nostri eroi” ci riusciranno definitivamente, danneggiando tutto il Made in Italy?
Questo è il dilemma.
P.S.: se il mercato si è “sempre comportato male” non è il caso di continuare, no?
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La cruda realtà: lo scandalo senza fine del prosciutto di Parma.



