“Nei supermercati ingressi liberi e nessuno segue le regole: rischiamo il contagio e tanti colleghi muoiono. Per non perdere il posto i diritti vanno in secondo piano”
“Durante il primo lockdown non ci siamo mai fermati, eravamo sul campo anche quando non si trovavano mascherine e gel igienizzanti. Ora dovremmo essere inseriti tra le categorie a rischio e invece non ci considera nessuno”