Lo studio dei fenomeni che si riferiscono alla popolazione e in particolare alla sua determinazione statica e all’analisi della sua evoluzione è (cito la Treccani) la demografia.
La demografia è il fattore determinante che sta dietro a tanti macrotrend che viviamo, può essere un tema “lento” e noioso, ma avere ben a mente alcuni concetti e dati ci può aiutare nel valutare tante situazioni e nel fare nostre considerazioni. In questa mail indico 3 temi chiave, i dati che utilizzo sono in gran parte derivanti da studi delle Nazioni Unite
La popolazione mondiale passerà da circa 7 miliardi di persone oggi a circa 10 miliardi nel 2100. Ci saranno circa 3 miliardi di persone in più, ma la cosa importante e che crescerà di circa il doppio (6miliardi) il numero di persone che vorranno o tenderanno a vivere nella condizione di benessere in cui oggi vivono circa 2 miliardi di persone
Questo ci da un primo messaggio molto importante. L’economia globale ha un trend sottostante di crescita estremamente solido, Perché legato alla crescita della popolazione del mondo in primis, ma anche all’aspirazione di miliardi di persone a raggiungere il livello di benessere in cui oggi solo una parte minoritaria della popolazione vive.
Il fatto che nel 2100 ci saranno circa 8 miliardi di persone che avranno condizioni di vita simili a quelle che oggi hanno 2 miliardi di persone ha alcuni enormi conseguenze. Ne cito 2
- Queste persone dovranno mangiare
- Queste persone avranno sempre più bisogno di energia.
La produzione di cibo ed energia per un numero sempre più elevato di persone avrà conseguenze estremamente importanti sull’ambiente che ci circonda. La tutela dell’ambiente e i fattori ad essa legati saranno una delle chiavi geopolitiche dei prossimi anni. Alcuni paesi ne avranno enormi benefici, altri subiranno pesantissime conseguenze.
Dedico l’ultimo pensiero all’evoluzione demografica del nostro paese.
L’Italia ha oggi circa 60 milioni di abitanti, dovremmo essere circa 55 milioni nel 2040 e circa 48 milioni nel 2100
Il dato però su cui mi focalizzerei è quello della popolazione in età lavorativa (25-64 anni)
Oggi le persone in età lavorativa sono circa 32 milioni, nel 2040 saranno circa 25 milioni. Vuol dire che la componente attiva della popolazione calerà in 20 anni di più del 20%. Per capirci meglio “perderemo” circa 350.000 lavoratori ogni anno, una città più grande di Bari ogni anno “scomparirà”!!!
Fabrizio Calenzo
Per chi non fosse convinto aggiungo questo intervento, riportato dal Corriere della Sera:
Stefano Scabbio (presidente e ad Europa di ManpowerGroup ). Stefano Scabbio nel passato è stato direttore finanziario di Esselunga
E l’economista Mario Deaglio in una conferenza ha recentemente fatto presente che nel 2060 la Nigeria, che oggi ha 150 milioni di abitanti, raggiungerà il livello della popolazione europea (500 mio.).
Il contesto e la visone del futuro dell’economia della terza età si può completare con questa lettura
Sui legami tra degrado ambientale e migrazioni si può leggere questo articolo.
Grazie anche a Giovanni Rovetta.
Prima stesura: 19 gennaio 2019



