La famiglia Caprotti torna a sedersi al tavolo delle trattative per scegliere all’unanimità un arbitro al di sopra delle parti.
Per valutare quanto vale Esselunga c’è bisogno del parere indipendente di un collegio di tre esperti che stabilisca il prezzo che Giuliana Caprotti – moglie del fondatore Bernardo – e la figlia Marina, proprietarie del 70% del gruppo, dovranno pagare per rilevare l’altro 30% ereditato dai figli di primo letto Giuseppe e Violetta.
Marina e Giuliana avrebbero scelto come arbitro di parte Gualtiero Brugger, ordinario della Bocconi, mentre Giuseppe e Violetta avrebbero selezionato Mario Cattaneo, professore emerito della Cattolica.
Il terzo arbitro dovrà essere indicato da tutti gli eredi: la selezione è complessa, ma non c’è fretta. Gli esperti che dovranno stilare una valutazione del colosso dei supermercati dovranno infatti lavorare alla luce non solo dei numeri storici, ma soprattutto di quelli prospettici, del piano industriale, dei terreni e delle aperture che il gruppo ha in cantiere. Numeri che al momento non sarebbero ancora disponibili.
di Sara Bennewitz, La Repubblica 19 marzo 2019


