Tre mesi dopo, un nuovo salto di qualità nella concentrazione della GDO.
I numeri
8,7 mld €
Il giro d’affari complessivo (2000) del nuovo polo
14,50%
La quota di mercato super + iper (dati infoscan)
9,5 mld €
La previsione di fatturato complessivo per il 2001
Il primo giorno di ottobre è stato siglato l’accordo per l’ingresso del Gruppo Agorà Network nel nuovo polo distributivo degli indipendenti italiani, nato all’inizio di luglio grazie all’accordo tra Esselunga e Selex con l’obiettivo strategico di aggregare imprese distributive italiane di qualità in una centrale d’acquisto e di marketing comune.
“La decisione di aderire alla centrale acquisti e marketing di cui sono promotori Esselunga e Selex è scaturita dalla valutazione della qualità dei partner e dalla condivisione del loro progetto strategico, che è perfettamente compatibile con la missione di Agorà, finalizzata a creare alle società aderenti vantaggi competitivi duraturi nel tempo” afferma il suo presidente, Antonio Tirelli.
“L’alleanza tra noi e Selex, nata a luglio di quest’anno, lasciava volutamente lo spazio per l’ingresso di nuovi soci e l’adesione di Agorà in tempi così brevi è un segnale tangibile e concreto della comune volontà di realizzare un polo di distributori indipendenti italiani – commenta Giuseppe Caprotti, vice presidente di Esselunga e presidente della nuova organizzazione -. Un’unione che ha come obiettivo quello di creare valore nei rapporti di filiera con i produttori, aumentare le capacità competitive delle nostre Imprese, riversando i benefici derivanti dalle sinergie ai nostri clienti-consumatori. La nuova alleanza si pone quindi come unico interlocutore negoziale nei confronti dell’industria di marca, e di tutte le altre aziende produttrici L’industria di marca effettua, purtroppo da tempo, visibili discriminazioni a livello contrattuale, per non parlare degli aumenti di listino che ha chiesto nel delicato momento di passaggio all’euro, e nonostante l’accordo sulla stabilità dei prezzi stipulato in sede Indicod. Esselunga ha costituito questa centrale anche per non essere più discriminata. Se un’impresa commerciale usa il proprio potere per ottenere dall’industria investimenti molto consistenti, questa non può far altro che aumentare i propri listini. Di conseguenza tutti pagheranno il beneficio di uno solo. Sulla discriminazione bisogna intendersi: non è un problema dell’impresa individuale ma è un elemento che impatta sulla collettività. Questa politica genera inflazione perché l’aumento del costo del prodotto viene poi trasferito al consumatore. Esselunga è fin qui riuscita, attraverso una sana politica di contenimento dei costi, ad assorbire il costo della discriminazione e a rimanere competitiva sul mercato, ma questo non può valere per tutti e per sempre”.
La nuova centrale, di cui Riccardo Francioni, procuratore di Selex, è consigliere delegato, completerà la sua fase organizzativa in ottobre, in modo da iniziare i dialoghi con l’industria a partire dal prossimo mese di novembre.
Con l’adesione di Agorà, la quota di mercato Super+Iper del nuovo polo distributivo sale, secondo i dati di Iri-Infoscan, dal 13,14% al 14,50%. Il giro d’affari complessivo sale da 7,4 miliardi di euro a 8,7 miliardi di euro (oltre 16.000 miliardi di lire con dati riferiti al 2000.
Le previsioni per fine 2001 sono un fatturato complessivo di circa 9,5 miliardi di euro (18.400 miliardi di lire) grazie anche ai piani di sviluppo in atto nei tre Gruppi.
I gruppi
AGORÀ NETWORK
Il Gruppo Agorà opera con una rete di 127 punti vendita diretti – per una superficie complessiva di 136.500 – e oltre 70 unità in affiliazione; conta 3.000 addetti, nel 2000 ha realizzato un giro d’affari di 816 milioni di euro (1.580 miliardi di lire) che dovrebbero salire a 929 (1.800 miliardi di lire) nel 2001.
ESSELUNGA
Esselunga – che in Italia detiene una quota di mercato del 4,4% (e del 7,7% nell’area super e iper) gestisce esclusivamente supermercati e superstore: 111 punti vendita che nel 2000 hanno realizzato un fatturato di oltre 3 miliardi di euro. Le vendite per metro quadro, pari a 14.800 euro nel 2000, la collocano tra le prime 5 catene per redditività in Europa.
SELEX
Selex, che riunisce 24 importanti gruppi della moderna distribuzione – cui fanno capo 33 imprese socie – ha raggiunto nel 2000 un giro d’affari al consumo di 4,4 miliardi di euro (8.600 miliardi di lire) con una rete di 1.990 punti di vendita. L’obiettivo di fatturato al consumo per quest’anno è di 4,8 miliardi di euro (9.300 miliardi di lire). In questi giorni, Selex ha annunciato Ingresso della società Multimarkets, leader di mercato a Sassari, con 3 importanti superstore e un giro di affari di 77,5 milioni di euro nel 2000 (150 miliardi di lire), che rafforza la presenza del gruppo in Sardegna.
di Marita De Boni, GDOWEEK, 15 ottobre 2001


