Pubblicato il 25 ottobre e riaggiornato il 7 novembre 2021
Questo è il seguito della manifestazione “Architettura dei luoghi, architettura di emozioni”, che si era tenuta a maggio 2019 e che si era conclusa con la Festa degli Amici della Triennale.
Vedere 600 liceali milanesi in Triennale (*) per assistere alla premiazione di un progetto attinente alla cultura e all’ambiente è stato veramente fantastico.
(*) a causa delle normative sul Covid molti ragazzi che volevano partecipare all’evento non sono potuti entrate in Triennale.
Speriamo di poter dare i nuovo ai ragazzi la possibilità di esprimersi anche l’anno prossimo!
Quel che segue è la riproduzione di un articolo de La Stampa Milano:
Gli studenti ripensano Milano: la nuova vita di quartieri e aree dismesse
L’iniziativa si chiama “Ri-Abitiamo Milano” ed è stata lanciata dagli Amici della Triennale, viene presentata lunedì sera con la partecipazione del sindaco Giuseppe Sala
CHIARA BALDI
PUBBLICATO IL 20 Settembre 2021
MILANO. Un progetto che coinvolge gli studenti milanesi nel ripensare i luoghi della loro città rispondendo ai principi che sono alla base del movimento “Fridays for Future” e agli obiettivi fissati per lo sviluppo sostenibile per il 2030.
L’iniziativa si chiama “Ri-Abitiamo Milano” ed è stata lanciata dagli Amici della Triennale, che stasera premierà, con la partecipazione del sindaco Giuseppe Sala, i vincitori del contest con 5 mila card.
Lo scopo del progetto è stimolare gli studenti a riflessioni che si trasformassero in proposte concrete per rendere Milano una città più sostenibile.
Quanto elaborato dagli studenti – riqualificazione di interi quartieri o di aree dismesse – è stato sottoposto a una giuria formata dall’architetto Mario Cucinella, dallo scienziato Stefano Mancuso, dalla giornalista e scrittrice Alessandra Viola, e dal Consiglio Direttivo dell’Associazione Amici della Triennale.
«La risposta degli studenti, di fronte alla presentazione del progetto e alle tematiche che lo ispirano è stata sorprendente», sottolinea Elena Tettamanti, Presidente degli Amici della Triennale. «Veramente alta è stata la qualità dei loro contributi e inattesa la diversità delle scuole di appartenenza degli studenti che hanno partecipato al contest, dal liceo artistico al liceo classico, indicativa di una sensibilità diffusa e uniforme dei giovani su queste problematiche». «Per questo ringraziamo ancora Giuseppe Caprotti che ha deciso di sostenere il progetto», prosegue Tettamanti.
Per Giuseppe Caprotti, Presidente della Fondazione Guido Venosta nonché mecenate del progetto, «le nuove generazioni esprimono una seria preoccupazione per le questioni ambientali e per i temi legati al climate change.
Con il progetto “Ri-Abitiamo Milano” abbiamo infatti dato la possibilità ai giovani dei licei milanesi di esprimersi sul rapporto tra la loro città e l’ambiente che li circonda, facendo delle proposte concrete. Le loro risposte sono state infatti stupefacenti e molto brillanti. Ci auspichiamo che siano valutate e in alcuni casi adottate, armonizzandole con i piani comunali già in essere o futuri».
Dopo una shortlist di trenta progetti, i vincitori di questa edizione sono Davide Fatini e Dylan Amoruso per il progetto di riqualificazione dell’area industriale ex Innocenti; il progetto Permacultura per adeguare il verde pubblico a misura di Milano di Carolina Bagnasacco, Arianna Fantoni, Lavinia Taverni; la valorizzazione del quartiere ebraico di Alessia Nassimiha, Yael Recanati, Gabriel Loley, Jonathan Vona, Dan Hasbani. I tre vincitori riceveranno in premio un “buono cultura” del valore di 1.000 euro ciascuno (libri, audiovisivi, programmi digitali). Diverse le scuole che hanno preso parte al progetto: il liceo artistico Caravaggio, il liceo classico Tito Livio e il liceo scientifico Federico Jarach della Comunità Ebraica.
Il progetto “Ri-abitiamo Milano” ha coinvolto 200 scuole e 25 mila studenti.
I gruppi vincitori
Foto: © Gianluca Di Ioia
Foto della serata in Triennale
Foto: © Gianluca Di Ioia e Giuseppe Caprotti (sotto)
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