Redatto il 28 febbraio, aggiornato il 22 giugno 2022 (leggi : Meta (ex Facebook) apre il primo negozio fisico in California).
Una delle mosse recenti più significative e visibili “verso il metaverso” è stata quella di Microsoft, che ha acquistato Activision Blizzard per 75 miliardi di $ a gennaio 2022.
Microsoft , che ha 25 milioni di sottoscrittori Game Pass, ha quindi acquisito un’azienda che ha 400 milioni di utilizzatori al mese.
Stiamo parlando di un bacino d’utenza di 425 milioni di persone (vedi il Financial Times sotto).
Uno sproposito, considerando che questo mondo potrà solo crescere.

Infatti il metaverso permette di giocare in un universo virtuale.
E fa sì che, nello stesso giorno, in poche ore, si possano visitare – tramite avatar – dei luoghi diversi , assistere a sfilate di moda, etc.
E’ il mondo sul quale ha puntato Facebook, che – dal 28 ottobre 2021 – si chiama Meta.
E prevede di assumere 10’000 persone in Europa per accelerare su questo piano.
Ulteriori dati disponibili sono pochi, come poco chiaro l’eventuale modello di business:
“la prima piattaforma di realtà virtuale di Meta, Horizon, ha superato i 300’000 iscritti dal lancio a dicembre. Gli utenti ci possono entrare con il visore di realtà virtuale prodotto da Meta, incontrare altri utenti, partecipare a esperienze . la domanda è se milioni e poi miliardi di utenti useranno i visori, troveranno contenuti, destineranno attenzione e dunque tempo alla piattaforma. Non è chiaro quale sarà il modello economico. Seguirà il modello degli app store, incassando una ricca percentuale sui videogiochi o su concerti dal vivo, sulle sale aziendali, o continuerà con il modello pubblicitario?” (Repubblica A&F 28 febbraio 2022)

Comunque anche Apple ha dichiarato il suo interesse per il metaverso. ma non si sa se il modello sarà compatibile con quello di Meta.
Molte marche, come Vans o Adidas, vogliono partecipare a giochi pubblicitari sulla piattaforma Roblox. Sulla quale si possono anche organizzare concerti o altri eventi. Carrefour, a gennaio, ha annunciato un primo investimento.
Mentre altre marche come Nike e Balenciaga usano Fortnite (80 milioni di utilizzatori ogni mese), che, a sua volta, potrebbe creare una divisione per esplorare il potenziale del metaverso.
Il potenziale pubblicitario del settore, frequentatissimo dai giovani, è abbastanza chiaro.
Anche perchè il metaverso è ancora “balbuziente”, visti anche i suoi attuali limiti tecnici (es.: codici non facili da gestire).
Sta di fatto che un’azienda concreta come Walmart sta pianificando il suo ingresso nel metaverso e vuole testare la vendita di beni virtuali come elettronica, arredamento, giocattoli, articoli sportivi e prodotti per il benessere e la cura della persona.
Lo rivela Cnbc, secondo cui il colosso americano della Gdo si sta preparando per il lancio di una propria criptovaluta e di certificati Nft.
Anche Mc Donald’s sta lavorando a ristoranti nel metaverso.
Il metaverso farà vendere di più? Chi lo sa.
E servirà di più al commercio fisico o all’e-commerce? E’ tutto da vedere, anche perchè – come abbiamo visto con Meta – se ne sa pochissimo.
Comunque sembra che “bisogna esserci”. Almeno in Francia o negli USA. O in Cina, dove la digitalizzazione è tra le più elevate al mondo.
In Italia, invece, non posso non essere d’accordo con Leonardo Delvecchio che ha recentemente ha detto: “stiamo ancora inseguendo le vendite online e non ci accorgiamo che quello che per noi sembra un traguardo è già il passato”.
Ironia della sorte lo ha fatto proprio in un’intervista in cui si parlava di metaverso.
Della serie, aggiungo io : “prima di occuparci del metaverso facciamo decollare l’e-commerce” (che, in Italia, almeno nella distribuzione food, è ancora embrionale”).



