Barilla ha varato la Carta del Mulino (disciplinare di agricoltura sottoscritto da 500 agricoltori), con WWF, Università di Bologna e Università Tuscia:
il grano non dovrà contenere glifosato e neonicotinoidi (pesticidi che uccidono le api), le sementi non avranno ogm (ma il grano ogm non esiste, per ora) , ma soprattutto si prevede rotazione delle colture e 3% della superficie delle coltivazioni dedicata ai fiori a tutela della biodiversità.
Fonti: Corriere della Sera e Il Sole 24 ore del 5 Aprile 2019



