Redatto il 28 febbraio ed aggiornato il 9 marzo 2022
Per capire le logiche dei contributi promozionali leggi questo articolo.
Contributi ai supermercati e prezzi. Chi paga veramente gli sconti e le promozioni sui prodotti?
Redazione Il Fatto Alimentare, 3 Febbraio 2022
Negli ultimi anni sono aumentati i contributi promozionali che le aziende alimentari versano ai supermercati per incrementare la vendita dei loro prodotti. Secondo stime accreditate l’introito varia dall’1,6 sino al 16% del fatturato.
I sistemi di promozione sono vari. C’è la possibilità di posizionare i prodotti sugli scaffali che hanno la migliore visibilità, c’è l’inserimento delle foto nei volantini che vengono consegnati ogni settimana nelle caselle della posta.
Ci sono le offerte promozionali, i 3×2 e gli sconti speciali. C’è anche un contributo straordinario che le aziende versano ogni qualvolta viene lanciato un nuovo prodotto per convincere la catena di supermercati a inserirlo sugli scaffali. In altre parole le catene di supermercati vendono spazi e servizi promozionali al miglior offerente e la spesa incide inevitabilmente sul prezzo finale.
Questo meccanismo di sconti e di promozioni, sconosciuto ai consumatori, riguarda soprattutto le catene in grado di attirare molte persone e con un buon livello di vendite. Il valore totale di questi contributi nella grande distribuzione organizzata e molto consistente all’anno. Tutte queste operazioni però non sono gratuite, ma contribuiscono inevitabilmente ad incrementare il prezzo stabilito nei contratti firmati dalle parti.
Da almeno dieci anni (*) si parla di eliminare i contributi promozionali, favorendo così la riduzione del prezzo, ma purtroppo questa logica commerciale continua e viene applicata dalla maggior parte degli operatori. Una volta i discount non facevano promozioni e non seguivano logiche di vendita così gravose. Adesso però sembra che anche loro abbiamo iniziato a lavorare in un’ottica di promozione ricevendo contributi da parte delle imprese.
Mia considerazione finale : quest’anno, con l’inflazione alle stelle, quali potranno essere le richieste della GD? Forse è venuto il momento di riconsiderare questi contributi (= trovare una soluzione per eliminarli).
Per avere conferme che i consumatori paghino, indirettamente, gli sconti ed approfondire leggi questo articolo.
Ovviamente, per far fronte a questa situazione, ci vorrebbe una GD unita (cosa che non è).
(*) Di più . Sotto una chart che presentai a Centromarca (Confindustria) quasi 20 anni fa.



