Le rose eque e solidali della Migros svizzera coltivate in Africa
Si possono rincorrere prezzi sempre più bassi e tutelare i diritti dei lavoratori, senza compromette la qualità dei fiori?
The Economist, in edicola fino al 5 aprile, ha evidenziato come il mercato dei fiori , in Kenya, sia in pieno boom :
il fatturato nel 2012 è salito rispetto al 2011 del 28%, da 2,3 miliardi di € a 3,2 miliardi di €.
Questa crescita sta trasformando il mercato, dal quale dipende direttamente la vita di più di 4,5 milioni di persone (con l’indotto sono molte di più), perchè le catene della Grande Distribuzione inglese,
come Sainsbury’s, Mark’s and Spencer e Waitrose, da una parte si fanno una guerra spietata sui prezzi e quindi li richiedono sempre più bassi ai produttori (come ho già avuto modo di dire più volte la GD si fa la guerra dei prezzi su tutte le categorie!), e dall’altra chiedono codici di condotta sociale molto vincolanti.
Questa contraddizione di fondo sta causando grandi concentrazioni tra gli agricoltori, buttando fuori dal mercato i più piccoli, e mettendo le terre nelle mani dei giganti dell’ agribusiness.
Il fattore positivo è che le imprese stanno diventando più produttive ed innovative, e alcune si stanno spingendo nelle preparazioni di frutta e verdure pronte da consumare.
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