Come nel passato (si vedano i progressi tecnici lungo tutto il secondo Ottocento e l’uso innovativo della manodopera carceraria), la Manifattura ha continuato nel presente a produrre i suoi tessuti, aggiornando alle mode dei tempi alcuni suoi classici come i quadrettati o i fantasia, prodotti almeno dagli anni Quaranta dell’Ottocento nei colori vivaci che tanto piacevano e mantenuti in produzione, aggiornati nelle preferenze di tessuto e di colore, per più di un secolo ancora (ROMANO, I Caprotti, p. 59).
Grazie ai campioni di tessuto antichi conservati nel mio archivio e alla gentilezza e disponibilità di Aristide “Mentore” Zotti, ex dipendente della Manifattura, e del figlio Luca (che nuovamente ringrazio), i quali mi hanno fornito i campionari da loro salvati, si può constatare con mano come la Manifattura, anche se in ultimo si è data alla produzione di ogni tipo di tessuto alla moda (dalle camicerie al denim, dal sintetico allo scozzese), ha conservato e proposto sempre, anche nella pubblicità, i suoi tanto ricercati “quadrettoni” a colori vivaci e i tessuti pesanti per fodere, e pure la passione per i nomi “epici” dei prodotti (dagli antichi “Tosca” e “Florida Imperatore” al moderno “Cabiria”).
Fonti:
Immagine di copertina tratta da G. SALA, “Albiate dal dopoguerra all’inizio del nuovo millennio”, a c. di A. ZELIOLI, Pessano (MI), 2003, edizione fuori commercio, p. 259.
Bibliografia:
R. ROMANO, I Caprotti. L’avventura economica e umana di una dinastia industriale della Brianza, Milano, 2008
Riferimenti ai video di interviste ad alcuni dipendenti e loro figli:
Aristide “Mentore” Zotti
Luca Zotti
Alessandro Colombo
Raffaella Colombo
