Nel maggio del 1947 nasce in Venezuela, lo Stato sudamericano “prediletto” da Rockefeller (qui acquisterà la sua grande tenuta agricola “Monte Santo”), una sussidiaria della IBEC fondata da Rockefeller, la VBEC (Venezuelan Basic Economy Corporation). Come la casa madre, la VBEC è una società a scopo di lucro con una missione sociale. Il suo atto costitutivo dichiara che avrebbe “promosso lo sviluppo economico del Venezuela, e in particolare la sua economia agricola, per aumentare la produzione e la disponibilità di beni e servizi utili alla vita o al sostentamento della popolazione, e quindi per migliorare il suo tenore di vita”. I vertici della VBEC decidono rapidamente che i supermercati svolgeranno un ruolo cruciale nel raggiungimento di questi obiettivi. Pochi mesi dopo inizia la costruzione di una rete di distribuzione alimentare in stile americano, denominata CADA, Compañia Anónima Distribuidora de Alimentos (CADA), i cui primi negozi avrebbero aperto inizialmente nella capitale, Caracas, poi nelle principali città petrolifere, Maracaibo e Puerto la Cruz.
Questi supermercati, oltre ad essere una realtà economica che riesce infine a cambiare la società che acquista le proprie merci dalla “bodega” di quartiere in una che si procura tutto l’occorrente in un grande negozio dai prezzi migliori e con una scelta di prodotti quasi infinita, sono entità profondamente politicizzate che, secondo la visione di Rockefeller, avrebbero contribuito non poco a combattere ed arginare con successo la montante influenza della seconda grande potenza mondiale del dopoguerra, l’Unione Sovietica. Nella sua visione, il potere del capitalismo statunitense, opportunamente applicato e supportato, avrebbe potuto aprire la strada al raggiungimento degli obiettivi geopolitici degli Stati Uniti nell’emergente Guerra Fredda. Alla base vi è il ragionamento che se si riesce a portare il benessere diffuso anche nella parte del mondo controllata dall’America, non ci sarà motivo di sospirare per l’Unione Sovietica.
Nelson Rockefeller è colui che, alla fine degli anni Cinquanta, importa in Italia il negozio “globale” statunitense, il supermercato, attraverso la IBEC, avente quale scopo il profitto legato a finalità sociali e politiche, portando il benessere di base a tutti i livelli della popolazione iniziando, appunto, da quello dei beni di prima necessità a prezzi accessibili, cosa che avrebbe potuto dimostrare, in piena Guerra Fredda fra Stati Uniti e Unione Sovietica, come anche il capitalismo occidentale fosse in grado di generare benefici per tutti allo stesso modo, e anche di più, delle altre economie. In società con la IBEC entrano fra gli altri i fratelli Caprotti, Guido, Bernardo e, in seguito, Claudio. Con la IBEC nel 1957 aprono a Milano il primo negozio in viale regina Giovanna, il “Supermarket”; e quando, a metà degli anni Sessanta, gli americani si ritirano per portare il progetto supermarkets in altri Paesi del mondo i Caprotti, rimasti unici proprietari, faranno della “Supermarket” l’ “Esselunga”, il più antico e allo stesso tempo più moderno supermercato del Paese. (G. CAPROTTI, Le ossa, pp. 47 sgg.).
Fonti:
ARCHIVIO LUCE CINECITTÀ, SI1419 Inaugurato all’Eur il ‘supermarket’, 1956.
Bibliografia:
W.G. BROEHL, Jr. The International Basic Economy Corporation. Thirteen Case Study in an NPA Series on United States Business Performance Abroad, @1968, National Planning Ass., pp. 87-94.
K.D. DURR, A Company With a Mission: Rodman Rockefeller and the International Basic Economy Corporation 1947-1985, Montrose Press, 2006.
S. HAMILTON, From Bodega to Supermercado: Nelson A. Rockefeller’s Agro-Industrial Counterrevolution in Venezuela, 1947-1969, Yale Agrarian Studies Workshop, November 4, 2011.
G. CAPROTTI, “Le ossa dei Caprotti”. I Caprotti e l’Esselunga : i primi clienti, 1957. Spunti dal libro.
ID., Giuseppe Caprotti, Luigi Guaitamacchi e le direttive di Nelson Rockefeller in Esselunga, 10/11/2024.
ID., La nascita dei prodotti a marchio privato in Italia, 08/02/2023.
ID., “Le ossa dei Caprotti”. I Caprotti e i supermarkets Esselunga: l’uovo di Aprilia, anni ’50. Spunti dal libro.
ID., “Le ossa dei Caprotti”. I Caprotti e i supermarkets Esselunga : il pastificio degli americani, anni ’50 ca. Spunti dal libro.
ID., “Le ossa dei Caprotti”. I Caprotti e gli amici: Guido Vergani, giornalista, amico di Claudio e di Giorgina, anni’90 ca. Spunti dal libro.
