Giuseppe “Beppo” e Carlo Caprotti di Bernardo: la prima separazione tra fratelli

Alla morte del loro padre Bernardo, nel 1864, l’azienda passa ai due figli maschi, Giuseppe, il mio trisnonno, e Carlo. Nel 1868 i due fratelli decidono di mantenere per nove anni la comunione di tutti i beni lasciati loro dal padre, ma nel 1872 Carlo sceglie di staccarsi dalla società con molto anticipo, costringendo il fratello a un notevole esborso economico; il fatto avvelenerà i rapporti tra i due per molti anni.

San Valerio Protomartire d’Africa, ad Albiate

Le reliquie conservate nell’omonimo oratorio di Albiate appartengono a un Valerio martirizzato in Africa con San Rufino, all’epoca delle grandi persecuzioni anticristiane (III-IV secolo d.C.), e il cui onomastico è posto, con quello del compagno, al 16 novembre, giorno nel quale , l’oratorio, viene aperto e viene officiata la messa. Le sue ossa sono “protagoniste” del mio libro, Le ossa dei Caprotti

Breve storia di Villa San Valerio e della cappella attigua, ad Albiate

1893: estintosi il ramo principale della famiglia Airoldi nel 1768 l’asse ereditario passa ad un ramo secondario trasferitosi in Sicilia, i cui ultimi eredi alla fine dell’Ottocento decidono di liquidare le proprietà lombarde, che sono vendute almeno in parte (compresa la villa) ai fratelli Bernardo, Antonio, Emilio e Giovanni Caprotti di Giuseppe. Con la vendita, com’era d’uso all’epoca, passa ai nuovi proprietari anche gran parte dell’archivio di famiglia con la storia dei beni venduti e della loro amministrazione, nonché la storia della stessa famiglia Airoldi a partire almeno dal Cinquecento