Prima stesura del 16 novembre 2016
Il 2016 sarà l’anno più caldo dal 1880, ciò è confermato da più fonti, tra le quali annoveriamo il Corriere della Sera , Repubblica e La Stampa.
Quattro gli elementi degni di nota :
- che l’Italia si troverà, tra qualche anno, tra le zone a rischio di mancanza d’acqua lo sostiene The Economist che propone lo schema che trovate in fondo all’articolo. Se il 70% del consumo è dovuto all’all’agricoltura si può sempre usare qualche stratagemma per consumarne di meno.
- che l’agricoltura genera un terzo dei gas serra presenti sulla terra. Più de trasporti o della produzione di elettricità (fonte: Carlin Petrini, su Repubblica del 5 ottobre 2016).La metà dei gas prodotti dall’agricoltura sono generati dalla carne il cui consumo è generalmente in decremento nella UE ma in aumento del 5% negli USA, soprattutto a causa dell’abbassamento del suo costo dovuto alla discesa delle materie prime .
- le emissioni di CO2 si stanno stabilizzando grazie al rallentamento dell’economia cinese e agli sforzi del governo cinese ma purtroppo non sarà sufficiente per raggiungere l’obiettivo di mantenere l’incremento della temperatura della terra entro i due gradi centigradi.
- i pozzi di metano abbandonati sono una mina vagante per il riscaldamento climatico: quelli della sola Pennsylvania, che potrebbero essere più di 500’000, emetterebbero gas serra equivalente al 2% della produzione francese.
Difficile vedere attenzione verso questi temi da parte della nuova amministrazione repubblicana di Donald Trump, anche se non potrà non ascoltare, oltre al “solito” WWF, la voce delle imprese: Unilever, Nike, DuPont, Intel Corporation, eBay, Virgin, L’Orèal, Mars sono per la il rispetto degli accordi presi a Parigi, firmati da 110 paesi che rappresentano il 75% delle emissioni mondiali (Le Monde del 18 novembre 2016).
Tra l’altro Obama aveva stanziato investimenti per 3 miliardi di $ a favore delle energie rinnovabili ma la nomina di Scott Pruitt , un negazionista del climate change, alla guida dell’EPA, l’agenzia governativa per l’ambiente è sicuramente un brutto segnale per l’ambiente e per l’uomo.


