Foto in cover di Joel Sartore.
Lo annuncia Le Monde, su uno studio del WWF pubblicato il 27 ottobre 2016.
Le popoloazioni che stanno in acqua dolce sono scese dell’81% tra il 1970 e il 2012.
Le cause sono di origine umana: agricoltura. urbanizzazione, estrazione mineraria distruggono gli habitat naturali.
Il WWF stima che l’umanità utilizzi l’equivalente di 1,6 terre per soddisfare i propri bisogni.
Se non cambia nulla probabilmente entro il 2020 rimarranno solo il 33% dei vertebrati sulla terra.
196 paesi sono attualmente riuniti a Cancun per la Conferenza sulla diversità biologica (CDB). Purtroppo gli USA non sono parte attiva in questa conferenza che li vede solo “osservatori”. E solo il 10% dei paesi presenti ha degli obiettivi nazionali all’altezza delle ambizioni fissate nelle precedenti conferenze.
Da notare che anche gli uomini, ad esempio i ranger del parco Virunga in Congo, che difendono i gorilla, rischiano la loro vita: dal 1979, anno di fondazione del parco, ne sono stati uccisi 144.
E’ utile ricordare come i parchi, oltre a beneficiare all’ambiente e al turismo, possano far guadagnare soldi agli stati che li gestiscono.
Prima stesura del 7 novembre 2016.


