In questi giorni abbiamo visionato i volantini di Aldi, Esselunga e Carrefour.
Prima caratteristica: le marche ci sono “tutte”.
Si va da Mutti, Ferrero, Barilla, Coca-Cola, Rio Mare, Becks, Granarolo, Buitoni (Nestlè) e Lavazza.
Senza contare nel non food Mentadent (Unilever) , Scottex , Dixan (Henkel) e Dash (Procter and Gamble).
Seconda caratteristica: la pesenza – in contemporanea- presenti su più volantini (es.: Mutti e Ferrero).
Terza caratteristica: Ferrero è presente sui tre (3) volantini delle insegne sopracitate. Un segnale mai visto nei tempi passati (e mi riferisco a quando ero in Esselunga) e di grande debolezza…
Sull’argomento grandi marche puoi leggere il seguente aggiornamento (riguarda la Francia ma la situazione in Italia è molto simile) e anche questo articolo che fotografa la lenta erosione della quota di mercato delle grandi marche (negli ultimi decenni).
Chi avesse dubbi può cercare di rispondere a una mia domanda fatta su Linkedin a una signora che contestava il fatto che Ferrero sia “in crisi”:

Emanuele Scarci (Il Sole 24 ore) su Linkedin :
“a Marca (*), a gennaio, verrà annunciato che le private label hanno rosicchiato un altro punto percentuale…” (al resto del mercato, grandi marche incluse).
(*) è la fiera dei prodotti a marchio privato che si terrà a gennaio 2019.
Sotto il biglietto da visita di Roberto Dorigo, ad di Ferrero, quando ero direttore commerciale di Esselunga e l’azienda piemontese non partecipava alle promozioni natalizie, se non con esposizioni in avancassa, con prodotti a a prezzo pieno.

E, dulcis in fundo, di seguito trovate la foto del pacco regalo che ho ricevuto quest’anno dalla Ferrero.
Fa da pendant con gli auguri che ho ricevuto per anni da Coca-Cola, nonostante fossi stato estromesso da Esselunga.
Prima stesura: 9 dicembre 2018



