UBS delinea le tendenze macro del futuro del nostro mondo:
1 crescita della popolazione (population growth),
2 invecchiamento della medesima (ageing)
3 urbanizzazione (urbanization).
All’interno del documento, a pagina 6 (Grazie a Fabrizio Tedesco di UBS), si trova anche – come tendenza – 4 l’obesità (obesity).
Dell’urbanizzazione crescente abbia già parlato:
essa viene confermata da The Economist : negli USA le comunità rurali contano solo per il 15% della popolazione e stanno restingendosi velocemente (“shrinking fast”)
L’invecchiamento della popolazione viene confermato dall’OECD (grazie a Fabrizio Calenzo per lo schema sotto)
Su questo sito abbiamo cominciato a parlare dei problemi legati all’obesità e alle persone sovrappeso nel 2007.
Siamo tornati su questi argomenti, osservando le tendenze negli USA, nel 2013 e ri- fotografandole nel 2015 e nel 2016.
Ovviamente abbiamo segnalato solo gli articoli più importanti ma abbiamo notato che negli USA si mangia meglio, rispetto al passato.
La guerra contro l’obesità è però lungi dall’esser vinta:
Repubblica ha denunciato l’emergenza junk food, soprattutto tra le fasce più povere del mondo. (grazie a Franco Mari).
E’ il caso , ad esempio , di Pepsi.co .
Come hanno reagito Ferrero, Nestlè e Mars a queste mega tendenze?
1) Ferrero ha acquisito la branch statunitense del cioccolato di Nestlè e ha deciso di entrare, in collaborazione con Unilever, nel settore dei gelati
2) Nestlè ha comprato, praticamente nello stesso momento dell’acquisto di Ferrero, un’azienda che produce vitamine
….
e Mars?
3) Mars ha fatto la mossa più interessante spostando il proprio focus sul cioccolato amaro che piace tanto di più ai membri della “silver economy” (letteralmente = economia argentata: si tratta in parte della generazione dei baby boomers, gli adulti nati tra il 1945 e il 1964 ) e ai millenials, i giovani nati dopo il 2000.
Se fossi Ferrero farei un pensiero sulle mosse dei concorrenti che puntano a prodotti salutistici. Guarderei soprattutto a Mars che si muove nel settore del cioccolato, che è il core business di Ferrero.
p.s.: perfino la catena di discount Lidl ha fatto il proprio cioccolato amaro a marchio privato, foto sotto…
Sintetizzando:
nel mondo occidentale le fasce agiate e istruite mangeranno sempre meglio e si , in generale, si farà shopping in negozi sempre più piccoli.
I marchi leader dovranno cogliere questi segnali, nonché – nel tempo – indirizzare il mercato verso prodotti “più sani” di quelli attuali.


