Esselunga si allea per promuovere il settore
di Redazione
27 luglio 2001
Le maggiori aziende industriali e agricole della produzione biologica italiana a favore del biologico
Concordare un codice di autodisciplina, intensificare i rapporti con la comunità scientifica attuando anche convenzioni con laboratori e istituti di analisi, promuovere collegamenti con il mondo del commercio equo-solidale e, soprattutto, assicurare ogni informazione utile ai consumatori in merito alla qualità e alla piena affidabilità dei prodotti effettivamente biologici: questi alcuni degli obiettivi del nascente consorzio cui hanno aderito ben 60 protagonisti, fra le maggiori aziende industriali e agricole della produzione biologica italiana.
L’iniziativa vede in prima fila Esselunga, il cui vicepresidente Giuseppe Caprotti si è personalmente impegnato nella nascita del consorzio (che raggruppa quasi tutti i fornitori della grande catena di distribuzione).
Hanno già aderito anche Centrale del latte di Brescia, Mustiola, Confruit G. Fra gli aderenti anche la giornalista Cesara Buonamici, la cui azienda familiare, sulle colline di Fiesole (Firenze) è da anni interamente convertita al biologico.
“Lo sviluppo del mercato biologico e la crescente fiducia del consumatore, impone ai produttori un grande sforzo in termini di affidabilità e credibilità”, dice Giuseppe Caprotti. “Aderiamo al consorzio anche per rassicurare i nostri clienti che siamo impegnati e che facciamo sul serio quando affermiamo che quella biologica è oggi una scelta alimentare alternativa, possibile, praticabile e sicura anche se, certamente, non l’unica”.



