Redatto il 27 novembre, aggiornato il 1° dicembre 2023
Trovo giusto pubblicare anche le critiche. Questa, parziale, è del “Il Sole 24 ore del 26 novembre 2023
“Ascesa e odio in casa Caprotti”
…”E’ un libro interessante perchè racconta la saga di uno dei pezzi del capitalismo del Nord. E lo fa bene, con un numero di documentì sufficiente per accompagnare il lettore in maniera avvincente nella ricostruzione della traiettoria di una famiglia imprenditoriale che nel Secondo dopoguerra , ha portato con i supermercati la società dei consumi nella Valle Padana, fra le brume di Milano e della Lombardia e il West del Miracolo economico fatto , anche di America”…
…”L’autore non trova i numeri giusti alla roulette della scrittura. E il libro si trasforma mel legittimo e doloroso punto di vista del figlio sull’azienda e sulla famiglia”…
Indugerei, poi, troppo sui veleni che hanno lacerato la famiglia… ma la mia è una cronaca, nuda e cruda. Senza ambizoni letterarie (vedi gli accenni a Shakespeare e a Gadda).
Magari nel futuro scriverò un seguito di “Le ossa dei Caprotti” che parla solo di “cose belle”, che comunque ci sono state, a casa ed in Esselunga.
Per fortuna molti amici (Andrea Meneghini, Mario Gasbarrino, Marco Costaguta, Filippo Genzini) hanno visto anche il lato che riguarda l’amore che nel libro c’è.
Se ne è parlato in modo chiaro ed originale a Bologna, con Guia Soncini.
Infatti mi sono permesso di aggiungere un punto interrogativo al titolo originale.



