Sia Carrefour che Auchan, in Italia, hanno perso fatturato negli ultimi anni , lasciando spazio ad Esselunga ma soprattutto ai discount, come Eurospin
dati Mediobanca, elaborati da Retailwatch (la variazione di 14- 10 di Coop è errata: il fatturato scende, non sale dell’1,8%)
Al momento della pubblicazione di questi dati, agli inizi del mese di marzo, Carrefour ha però rivendicato la sua differenza rispetto ad Auchan, affermando di essere cresciuta nel 2015, nella nostra penisola, del 5,2%
Anche i dati globali di Carrefour sono decisamente migliorati rispetto al passato.
In Francia l’azienda cresce da tre anni a questa parte:
l’anno scorso la crescita è stata del 2,4% (+ 1,1% senza l’effetto cambi) mentre il fatturato di Auchan è calato: – 2,7%.
Carrefour, in alcuni casi, si stà riappropriando del proprio marchio – insegna, con il nome Carrefour, che , a un certo punto, sembrava aver abbandonato
l’insegna del supermercato di via Vincenzo Monti
ma forse si tratta di un caso isolato, perchè il Carrefour Market di Via Bezzi – appena rinnovato – si presenta così
In Italia Carrefour si è anche rifatta l’immagine : nei supermercati di via Monti e di via Bezzi campeggia all’ingresso la foto dello chef stellato Pietro Leeman
e tutta l’ambientazione di alcuni negozi è stata migliorata:
luci, colori e presentazioni di prodotto sono diventate piacevoli
via Vincenzo Monti
via Bezzi
l’azienda si è riappropriata del proprio nome anche nel marchio privato dove campeggia, in grande, il nome Carrefour
Carrefour ha inoltre portato avanti un’operazione intelligente sui primi prezzi che, a differenza di Auchan, sono ben distinti dal marchio privato
il timido tentativo di prodotti “Selection” sembra invece inutile:
la pasta prodotta da Garofalo, si raffronta con la normale pasta Garofalo che è la pasta premium in assortimento in via Vincenzo Monti…
ma i nuovi prodotti Carrefour senza glutine sono un elemento positivo
un altro esempio positivo è dato dalle etichette automatiche sugli scaffali che permettono di gestire il cambio prezzi in tempo reale
c’è invece ancora da fare nella comunicazione dove la “crisi d’identità” è visibile a occhio nudo:
il marchio Carrefour a volte non è riportato sui volantini
mentre in altre situazioni sì…
I risultati del 2015 di Carrefour:
crescita del reddito operativo
miglioramento del cash flow
abbassamento del debito…
ma
… i 29 marchi gestiti sono ancora troppi!
il 50% del fatturato è ancora costituito dagli ipermercati ma Carrefour stà differenziandosi in due direzioni:
l’e-commerce e i negozi di prossimità che hanno diverse insegne.
In Italia ci sono i Carrefour Express.
In Francia i Carrefour City, Carrefour Bio, Carrefour Contac Marchè e Carrefour Contact.
I Carrefour Contact puntano molto sulla frutta e verdura e hanno il nome Carrefour sull’insegna
nell’e-commerce hanno comprato tre siti: Rue du Commerce, Grandsvinsprivés.com e Croquetteland.
L’obiettivo è quello di avere un portale Carrefour con tanti siti specializzati .
Nel 2015 Carrefour ha aperto i primi negozi di prossimità in Cina e in Brasile e durante l’anno ne ha aperti o rinnovati 850.
In Francia stà trasformando la catena di discont Dia, che aveva acquisito nel passato, in negozi di prossimità.
Questo tipo di canale , a perimetro costante, cresce molto di più degli iper o dei supermercati, segnando un + 2,7% (gli iper crescono dello 0,6%)
Questi risultati mi hanno ricordato il progetto (*) che avevo promosso e seguito con il signor Marino Fineschi, agli inizi degli anni 2000, con il marchio Esselunga Sottocasa:
i dati dell’istituto Cirm di Nicola Piepoli ci dicevano che in molte zone di Milano il 30% della popolazione faceva la spesa senza usare la macchina.
Con l’invecchiamento della popolazione, questa tendenza poteva aumentare.
Da questo spunto, suffragato da un’inchiesta del Cirm, partì il progetto Esselunga Sottocasa, con il negozio pilota di via Pezzotti
Articolo del compianto Fabrizio Montalto per Mark-Up del giugno 2004
il progetto forniva una soluzione per i piccoli supermercati di Esselunga, aperti negli anni ’50 e ’60 ma venne accantonato dopo il 2004.
Bisogna dire che i negozi con la migliore reddittività, all’epoca, non erano quelli di prossimità nè i superstore ma i supermercati da 1500 mq.
Guarda caso questa è attualmente la dimensione ideale di molti distributori tedeschi :
Metro, Aldi – che si stà insediando in Italia – e Lidl, che a Montauban (F) ha presentato un nuovo concetto da 1420 mq.
un negozio di prossimità della olandese Albert Heijn all’areoporto di Schipol (Amsterdam)
Albert Hejin ha in comune con Carrefour la vendita di Sushi, tramite l’azienda Sushi Daily
I principali azionisti di Carrefour sono:
Groupe Arnault et Colony con il 14, 18%
Galfa, la holding della famiglia Moulin, con l’11,51%
Abilio Diniz con il 5,07%.
Avevo incontrato la famiglia Diniz quando Casino aveva cercato di comprare Esselunga
Sono inoltre affezionato a Carrefour perchè ho avuto modo di lavorarvi in Brasile nel 1979 (v. biografia e galleria fotografica) e di collaborarvi nel 1999.
Da Carrefour avevamo poi “preso in prestito”, negli anni ’90, l’idea dei salumi e dei formaggi già confezionati davanti alla gastronomia.
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