Starbucks Reserve Roastery Milano è un bellissimo esperimento di contaminazione:
c’è la torrefazione a vista, la mescita del caffè (con i dessert in abbinamento), lo spazio Princi (pane e dolci), la vendita di oggetti non food collegati al mondo Starbucks (tazze ma anche felpe), la vendita di giornali , la possibilità di prendere l’aperitivo e ben due banchi di vendita di caffè già pesato e confezionato ( le casse che possono far pagare anche il non food).
La Starbucks Reserve Roastery di piazza Cordusio vuole essere , prima di tutto, un luogo che dia emozioni, dove c’è una certa atmosfera, anche perchè vi viene raccontata la storia di Starbucks e vi si trovano oggetti “iconici” dell’italianità , come la Vespa e la bicicletta Bianchi.
Stranamente mancano tutti i prodotti che si possono trovare anche nei supermercati, come gli snacks, la cioccolata, i biscotti, i piatti pronti, la frutta già tagliata, pronta per essere mangiata o asportata , o il caffè solubile a marchio privato Starbucks VIA, presenti in tutti gli Starbucks del mondo.
Ma l’assenza più notata è quella del caffè in capsule , uno degli oggetti primari dell’accordo a livello mondiale tra Nestlè e Starbucks.
Il mercato del caffè nel mondo vale 83 miliardi di $ e , secondo Euromonitor, dovrebbe crescere del 16%, soprattutto grazie alla ristorazione, nei prossimi cinque anni.
Sia Lavazza che Illy hanno risposto alle mosse di Starbucks e Nestlè muovendosi a livello mondiale: Lavazza ha acquisito la divisione del caffè di Mars e Illy si è accordata con Jab Holding per vendere il proprio caffè in capsule.

E’ probabile che i prodotti mancanti a Milano vengano progressivamente inseriti nello spazio di piazza Cordusio e negli Starbucks di prossima apertura a Milano, anche perché i prodotti a scaffale pesano già per l’8% del fatturato della multinazionale di Seattle.
n.b.:
- nessuna traccia del “mondo” digitale.Esiste una app che racconta la storia del luogo ma lo abbiamo appreso, per caso, da uno dei lavoratori.
- caffè e cappuccino non erano un granchè, in controtendenza con gli altri Starbucks visitati precedentemente... C’è molto lavoro da fare in Piazza Cordusio.
Sotto : l’insegna del primo Starbucks, aperto nel 1971, che ho visitato nel 2016 e che è diventato un “cult”, visitato da tutti turisti che approdano a Seattle.



