Flash — Shein : rialzo prezzi fino a + 377% e stallo nell’IPO a Londra

Shein sta esplorando modi per ristrutturare la sua attività negli Stati Uniti nel caso in cui l’amministrazione Trump si attenga alle tariffe punitive sulle importazioni cinesi, che hanno messo a repentaglio i suoi piani per una quotazione nel mercato azionario di Londra.

L’attività statunitense dell’azienda di fast fashion – che rappresenta circa un terzo dei suoi 38 miliardi di dollari di entrate annuali – sarà messa a dura prova quando questa settimana verrà chiusa un’esenzione fiscale nota come “de minimis”

…Gli Stati Uniti stanno sostituendo l’esenzione “de minimis” – che si applicava alle spedizioni di valore inferiore a $ 800 – con una tariffa del 120% o una tariffa fissa di $ 200, a seconda di come vengono consegnate le merci. Le modifiche si applicheranno alle spedizioni dalla Cina e da Hong Kong…

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Flash — L’e-commerce di prodotto sale del +6% e supera i 40 miliardi di euro rispetto al 2024

Nel calderone del “prodotto” si trova praticamente di tutto: i comparti Food & Grocery e Beauty&Pharma registrano un incremento superiore alla media (con tassi di crescita di circa il 7%) mentre Abbigliamento, Informatica ed Elettronica di consumo e Arredamento e home living sono nella media, intorno a +5%/+6%.

Nel complesso, segnala l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, la penetrazione dell’online sul totale acquisti Retail di prodotto (online+offline) è pari all’11,2% del totale e questo segna un incremento di appena mezzo punto percentuale rispetto al 2024.

Flash — L’Italia con gli Stati Uniti per opporsi alle tasse “discriminatorie” sulle tecnologie : un pessimo segnale all’Europa ed un favore ad Amazon

L’Italia applica un prelievo del 3% sulle entrate derivanti dalle transazioni via Internet per le aziende digitali con un fatturato di almeno 750 milioni di euro (853,35 milioni di dollari), che vale meno di 500 milioni di euro di entrate per lo Stato ogni anno.

“Abbiamo convenuto che un ambiente non discriminatorio in termini di tassazione dei servizi digitali è necessario per consentire gli investimenti da parte di aziende tecnologiche all’avanguardia”, hanno dichiarato Roma e Washington … Reuters

Ma il punto debole dell’Europa è il paradiso fiscale irlandese, che, a settembre 2024, ha un surplus di entrate fiscali pari a 8,6 miliardi di €, proveniente dal gettito delle multinazionali e Meloni avrebbe, secondo me, dovuto concertarsi su questo soggetto sensibile con i partner europei (anche perchè le regolamentazioni big tech hanno anche altre implicazioni che riguardano, il possibile dumping e-commerce delle aziende cinesi, la privacy, etc.).

Aggiornato il 22 aprile 2025

Flash — USA : gli acquirenti americani si riversano sulle app cinesi per paura dei dazi

Dopo il panico nei supermercati con i consumatori alla ricerca di articoli prodotti in Europa ora è la volta dei prodotti non food cinesi da trovare sui colossi dell’e-commerce come Temu, Shein o Alibaba.

“Insieme a DHgate, conosciuta come “Dunhuang” in cinese e soprannominata “Little Yellow App” da alcuni acquirenti, Alibaba Group Holding Ltd. Taobao e Shein sono state tra le app per lo shopping più scaricate nell’App Store degli Stati Uniti…

La scorsa settimana, DHgate ha pubblicato una lettera aperta ai commercianti sul suo “Piano di scorta tariffaria”, impegnandosi a fornire traffico, sussidi, logistica e altro supporto ai commercianti per aiutarli a ridurre la pressione sui costi e stabilizzare le vendite. La piattaforma afferma di ospitare ora più di 2,6 milioni di fornitori registrati che producono una media di oltre 30 milioni di prodotti online all’anno. Copre circa 200 paesi e regioni, possiede più di 10 magazzini all’estero e fornisce oltre 100 rotte logistiche.

DHgate è stata fondata nel 2004 da Diane Wang Shutong, co-fondatrice di joyo.com, una delle prime piattaforme di e-commerce della Cina che è stata successivamente acquisita da Amazon.com Inc. Soprannominata la “Jack Ma femminile”, Wang ha lavorato in precedenza per Microsoft Corp. e Cisco Systems Inc. prima di fondare la propria azienda”.

Ovviamente tutti temono l’inflazione e la recessione.